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Linkin Park, perché Minutes to Midnight rappresenta una rottura con il passato

La musica dei Linkin Park ha fatto da colonna sonora all’adolescenza di moltissimi ragazzi nati a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Con Hybrid Theory prima – pubblicato nel 2000 – e Meteora poi – rilasciato tre anni dopo – la formazione di Chester Bennington e Mike Shinoda si è guadagnata un posto nell’olimpo della musica internazionale. I Linkin Park sono stati uno dei gruppi di maggior successo tra il 2000 e il 2010, con una vendita all’attivo di oltre 100 milioni di copie. Una volta alzata l’asticella con i primi due dischi, il gruppo ha dovuto affrontare un’ardua sfida nel proprio futuro. Minutes to Midnight è il terzo disco in studio, commercializzato a partire dal 15 Maggio 2007. Come lavoro rappresenta decisamente una cesura e un punto di svolta nella discografia della band statunitense. Vediamo come e per quale motivo è avvenuta questa rottura con il passato.

Prima di Minutes to Midnight: Hybrid Theory e Meteora

I Linkin Park esplodono letteralmente nel panorama musicale con la pubblicazione di Hybrid Theory il 24 Ottobre 2000. Il lavoro di debutto è stato certificato disco di diamante, è considerato l’album nu metal di maggior successo del periodo nonché quello con il maggior numero di inediti più venduti degli anni 2000. One Step Closer, Crawling, In the End sono solo alcune delle tracce che hanno fatto la fortuna dei Linkin Park al loro debutto. Il secondo album, chiamato Meteora e pubblicato il 25 Marzo 2003, mantenne le promesse fatte intravedere ai fan con Hybrid Theory. Come per il precedente, Meteora nasce dalla commistione di più generi diversi: nu metal, rap metal /rock e alternative metal. L’unico brano a distanziarsi da questo sound è Breaking the Habit per la presenza di strumenti ad arco e pianoforte.

Proprio facendo leva sulle nuove suggestioni e le sonorità inusuali introdotte con Breaking the Habit – brano a cui i Linkin Park hanno sempre ammesso di essere molto legati – la formazione di Chester Bennington cercò una svolta con i lavori successivi. Lo stesso Mike Shinoda – voce dei pezzi rap del gruppo – dichiarò che i Linkin Park volevano realizzare qualcosa di diverso rispetto a Hybrid Theory e Meteora. “La gente continua a etichettarci come rap rock”. “Chiamarci nu metal, ora, per me è come dire “fate schifo” aveva sottolineatio anche Chester Bennington.

La svolta con Minutes to Midnight: 15 Maggio 2007

Stando alle dichiarazioni di Chester Bennington e Mike Shinoda, e all’intenzione dichiarata dei Linkin Park di rompere con il passato, Minutes to Midnight rappresenta un lavoro inedito nella discografia della band. Il disco è stato messo in commercio il 15 Maggio 2007 – dopo una serie di ritardi prima della data definitiva – e ne sono stati estratti cinque singoli: What I’ve Done, Bleed it Out, Shadow of the Day, Given Up e Leave Out All the Rest. Rispetto a Hybrid Theory e Meteora, il terzo album in studio rappresenta il raggiungimento di una certa maturità artistica nella carriera dei Linkin Park. Le sonorità tracciano una cesura rispetto ai lavori precedenti e una rottura con il passato. La formazione di Chester Bennington si allontana dal background nu metal e rap rock che li contraddistingueva, distruggendo quell’etichetta che tanto dava fastidio ai componenti.

Le melodie e i ritmi dei pezzi sono più lenti – come ad esempio in Leave Out All the Rest – e i riff sono più tendenti al pop e al rock classico. Per la prima volta in un album in studio, anche Mike Shinoda si mette alla prova con dei pezzi cantati melodici – nel brano In Between e nella traccia bonus No Roads Left. Minutes to Midnight non ha raggiunto i picchi di vendita dei due lavori precedenti e lo stesso Chester era consapevole della flessione nei favori del pubblico, abituato a ben altre sonorità. Tutti e cinque i singoli estratti, tuttavia, hanno raggiunto la Billboard Hot 100 e What I’ve Done rimane uno dei brani di maggior successo dei Linkin Park.

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