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Litfiba, La storia di “El Diablo”

I Litfiba sono un gruppo musicale rock italiano, che sicuramente è uno degli esponenti principali del genere. La band ha canzoni di denuncia, di critica sociale, anche d’amore ed è stata influenzata da diversi generi. Piero Pelù, che capitana la band con Ghigo Renzulli, è stato fortemente influenzato dal punk, anche grazie all’ambiente musicale di Firenze. Anche grazie a questo il gruppo è riuscito a distinguersi nella scena musicale italiana. La tetralogia degli elementi, imponente lavoro discografico dei Litfiba, è rimasto una pietra miliare del rock italiano. Ma qual è la storia dell’album da cui è partita, El Diablo?

La tetralogia degli elementi: il fuoco

El Diablo è il disco che ha fatto conoscere al grande pubblico i Litfiba. È il primo della tetralogia degli elementi, una serie di quattro album, ognuno dedicato ad un elemento: El Diablo il fuoco, Terremoto la terra, Spirito l’aria e Mondi Sommersi l’acqua. Alcuni includono in questa tetralogia anche l’album Infinito, che rappresenta il tempo, quindi si parla anche di pentalogia. El Diablo, dedicato al fuoco, segna anche un momento particolare nella storia del gruppo musicale. Infatti, l’album fu il primo con la nuova formazione: dal 1990 il gruppo dalla sua formazione a cinque passa a diventare un vero e proprio duo. Con El Diablo Pelù e Ghigo collaborano con il tastierista Antonio Aiazzi. Il cambiamento non fu negativo, in quanto come sappiamo il disco fu un grande successo.

Il contenuto di El Diablo

Il titolo del disco è dato da una delle canzoni più note dei Litfiba. El Diablo ironizza sostanzialmente sui luoghi comuni nel rock che vorrebbero vederlo sempre legato al satanismo ed all’oscurità. Un brano rock che parla del rock.

Giro di notte con le anime perse
Sì della famiglia io sono il ribelle
Tu vendimi l’anima e ti mando alle stelle
E il paradiso è un’astuta bugia
Tutta la vita è una grassa bugia.

Non mancano pezzi anche meno allegri, se pensiamo che tutto il disco è legato anche ad una triste storia. Ringo de Palma, membro della band che la aveva momentaneamente lasciata, non fece in tempo a riprendere il suo ruolo di batterista, in quanto morì di overdose. Per questo, il disco è dedicato a lui e anche la canzone Il Volo, a lui dedicata. Altre canzoni famosissime dall’album sono Proibito e anche Gioconda. Quest’ultima è una delle più pesanti del disco, si scaglia contro il matrimonio, cosa che viene rappresentata anche dal video ufficiale. In esso vediamo due innamorati prossimi a sposarsi (inutile dire che lo sposo è Piero Pelù), che però alla fine scelgono di scappare via insieme e non cedere alle imposizioni della società, che promuove il matrimonio.

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