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Monumenti e luoghi di culto che ogni amante del rock dovrebbe visitare

Il mondo della musica e del rock non è fatto solamente di canzoni e artisti eccezionali. Ma anche dei luoghi che hanno visto nascere e crescere alcune delle personalità più importanti della storia. Le case, gli studi di registrazione, gli ultimi posti visitati da un musicista o un artista famoso. Alcuni di questi sono diventati dei veri e propri santuari per gli amanti del rock. Delle tappe obbligate per chi voglia saperne di più, o magari conoscere un pò meglio i propri beniamini. Tracciamo in questo articolo la mappa dei monumenti e dei luoghi di culto che ogni appassionato di musica dovrebbe visitare almeno una volta nella vita.

THE DAY THE MUSIC DIED: BUDDY HOLLY, RITCHIE VALENS E J.P. RICHARDSON

Iniziamo questa breve rassegna di alcuni dei monumenti e dei luoghi di culto più importanti della musica, con quello dedicato alla memoria di tre grande musicisti – morti prematuramente in un incidente aereo. Siamo nel 1959 e Buddy Holly, Ritchie Valens e J.P. Richardson si trovano su un piccolo velivolo, diretti a Fargo, per la successiva tappa del loro Winter Dance Party Tour .

Ad un certo punto, nei pressi di Mason City in Iowa, il mezzo perde il controllo e si schianta a terra. Perdono la vita tutti e tre, in quella che è ricordata come la prima grande tragedia del mondo del rock. Nel 1988, in quel luogo, venne eretto un monumento raffigurante una chitarra solcata da tre dischi d’oro.

STATUA DI FREDDIE MERCURY, MONTREUX

Il secondo posto di questa classifica è occupato da uno dei monumenti più iconici e conosciuti del mondo del rock, ovvero la statua di Freddie Mercury a Montreux. Nella città svizzera infatti, il frontman dei Queen trascorse gli ultimi mesi della sua vita, prima di ritornare alla dimora di Garden Lodge.

Dopo la sua triste scomparsa – avvenuta il 24 Novembre del 1991 – Brian May e gli altri membri della band pensarono di erigere un monumento in suo onore a Londra, ma non ricevettero mai l’autorizzazione dal governo della città. L’effige di Freddie Mercury venne dunque eretta a Montreux, sulla riva del lago di Ginevra.

TOMBA DI BRIAN JONES, ROLLING STONES

Al Cheltenham Cemetery and Crematorium, nel sobborgo di Prestbury, si trova la tomba dello storico fondatore dei Rolling Stones: Brian Jones. Negli anni, questo luogo è diventata una vera e propria meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti del rock e della band britannica in particolare.

Jones fu trovato morto il 3 Luglio del 1969, nella sua casa nel Sussex. Solo pochi mesi prima aveva lasciato i Rolling Stones – dati i contrasti sempre più evidenti con la coppia Jagger-Richards. Ad oggi, sono ancora moltissimi i dubbi e i misteri che avvolgono la morte del musicista. A soli 27 anni andò ad accrescere la lunga sfilza di artisti del Club 27.

183 HILLS ROAD, CAMBRIDGE, SYD BARRETT

Al numero 183 di Hills Road, a Cambridge, si trova una casa all’apparenza normale. Ma tra quelle quattro mura visse e si rinchiuse – dopo il proprio allontanamento dalla band – il fondatore dei Pink Floyd, Syd Barrett. Fu il genio brillante, onirico e lungimirante di Barrett a dare vita ad una delle formazioni più influenti e iconiche della storia della musica.

Ma, nel 1968, sarà allontanato dagli altri membri – a causa di un comportamento sempre più imprevedibile e crisi nervose, probabilmente legate ad una malattia mentale, mai del tutto compresa. Barrett trascorse gli ultimi anni della sua vita – nell’anonimato e nell’oblio della notorietà – dedicandosi alla pittura e al giardinaggio.

188 KIRTLING STREET, BATTERSEA POWER STATION

Concludiamo questa breve classifica dei monumenti e dei luoghi di culto più rappresentativi del mondo del rock, con un altro grande simbolo della discografia dei Pink Floyd. Parliamo dell’edificio che si trova al numero 188 di Kirtling Street, ovvero la Battersea Power Station. Concretamente, si tratta di un’ex centrale termoelettrica a carbone, situata sulla riva sud del Tamigi a Londra.

Ma nella mente di ogni appassionato di musica, la Battersea è strettamente legata all’album Animals dei Pink Floyd, pubblicato nel 1977. Roger Waters e soci decisero infatti di utilizzare una foto dell’edificio come copertina del loro lavoro. L’idea concettuale – ovvero un maiale che fluttua tra le ciminiere della centrale – fu disegnata proprio dal chitarrista e realizzata dal fotografo Storm Thorgerson.

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