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Nevermind: la storia dell’album dei Nirvana che ha cambiato la storia della musica

Quando, il 24 settembre del 1991, è stato pubblicato Il secondo album in studio dei Nirvana, Nevermind, le aspettative commerciali e mediatiche della band statunitense erano piuttosto basse, e si attestavano entro una certa media che portasse l’album a raggiungere un massimo di 250000 copie vendute. Non che i Nirvana peccassero di eccessiva modestia, ma erano le stesse case discografiche a suggerire alla band statunitense una condotta artistica e ideologica che non li portasse all’eccessiva pretesa. In una sola settimana Nevermind riuscì a dimostrare che quelle aspettative erano fin troppo basse, e che nel corso di un solo anno supererà, all’interno delle classifiche commerciali, addirittura Dangerous di Michael Jackson, uno dei pilastri della storia americana. Nevermind rappresenta una delle perle che siano mai state pubblicate nella storia della musica, attraverso una compiuta e perfetta realizzazione sotto ogni punto di vista che voglia essere preso in esame.

Il successo di Nevermind e le vendite dell’album

Come precedentemente spiegato, Nevermind fu pubblicato con aspettative commerciali piuttosto basse, sia da parte della band, sia da parte della casa discografica, la Geffen Records che si aspettava di vendere un massimo di 250000 copie, al fine di eguagliare Goo, l’album dei Sonic Youth che era stato pubblicato l’anno precedente. Eppure, la commistione di elementi che era alla base del disco dei Nirvana portò ad un successo che fu praticamente immediato.

Tramite l’estrazione dei singoli Come as you are, Smells like teen spirit, Lithium e in Bloom, i Nirvana resero quello che sembrava essere un semplice prodotto discografico un vero e proprio pilastro delle vendite, eguagliando, nel gennaio del 1992, Dangerous di Michael Jackson, poi spodestando il re del pop dalla vendita della classifica statunitense. Secondo dati aggiornati al 2008, Nevermind ha venduto circa 24 milioni di copie in tutto il mondo, con soli 10 milioni all’interno del mercato statunitense. Non a caso, il disco è stato certificato di platino in Argentina, Australia, Austria, Belgio Brasile, Danimarca, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. Come se non bastasse, a queste certificazioni si aggiungono anche i dischi di diamante in Canada, Francia e Stati Uniti.

Perché Nevermind dei Nirvana ebbe così tanto successo?

Riuscire a ridurre all’interno di un’unica motivazione il successo di Nevermind dei Nirvana sembrerebbe essere riduttivo per questo prodotto discografico stesso, oltre che per tutte le determinazioni che si trovano alla base di un disco come Nevermind. Voler indicare alcuni dei motivi che hanno portato a generare il grandissimo successo che i Nirvana hanno ottenuto risulta essere già una strategia in qualche modo migliore: alla base del grandissimo successo di Nevermind c’è, innanzitutto, una commistione tra talenti che hanno saputo equilibrarsi nel migliore dei modi. Se da un lato il genio impazzito di Kurt Cobain non riuscirebbe, da solo, a portare a termine un prodotto di così tanta grande raffinatezza, l’equilibrio di Krist Novoselic e l’esordio alla batteria di Dave Grohl sono elementi che non possono essere assolutamente sottovalutati, e che creano armonia ed equilibrio sia all’interno del processo di registrazione, sia in un complesso dettato anche da scrittura e composizione del brano.

A questo motivo dominante si aggiunge anche l’intento volutamente comunicativo dell’album dei Nirvana, che riprende molto dalla tradizione punk e grunge che lo anticipa e che, allo stesso tempo, riesce a far valere questi stessi elementi in modo incredibile, attraverso dei passaggi che sono diventati iconici nel corso della storia della musica. Infine, quella continua voglia di provocazione, che si ritrova fin dalla copertina dell’album, è alla base di un atteggiamento certamente atipico rispetto ai canoni standard della storia della musica, e che portano in qualche modo Nirvana ad avvicinarsi a quello sfondo quasi punk che risulta essere alla base di un grande successo commerciale del disco stesso. In qualche modo, i Nirvana sono riusciti, attraverso questo prodotto magistrale, ad immettersi all’interno di una realtà nel modo migliore possibile, con tutte le determinazioni necessarie e, soprattutto, con l’atteggiamento perfetto per affrontare una pubblicazione di questo tipo.

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