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Pink Floyd, David Gilmour: “Dopo l’addio di Roger Waters, ci siamo sentiti liberi”

David Gilmour aveva rilasciato, diversi mesi fa, un’intervista per promuovere il progetto intitolato “The Later Years”. Il progetto prendeva pezzi dall’album “A Momentary Lapse Of Reason” e dal disco live “Delicate Sound Of Thunder”, che include anche registrazioni inedite tra il 1987 e il 1994. In questa intervista, David Gilmour ha spiegato la sensazione di andare avanti Pink Floyd senza Roger Waters e che per tutti è stato qualcosa che li ha fatti sentire liberi. Il chitarrista, riguardo l’addio del bassista, ha detto: “Dopo l’addio di Roger Waters, ci siamo sentiti liberi”.

L’addio ufficiale di Roger Waters

Nel 1985, i Pink Floyd avevano sorpreso il pubblico quando in qualche modo il gruppo aveva scelto di continuare a fare dischi e pezzi senza il cantante, bassista e cantautore Roger Waters. Senza di lui, sono stati pubblicati due album – “A Momentary Lapse Of Reason” e “The Division Bell” – tra gli anni ’80 e ’90. Poco dopo, il gruppo è andato in pausa con rispettivi progetti solisti e solo nel 2014 è stato pubblicato un progetto finale con pezzi quasi interamente strumentali. Inutile dire che il pubblico non ha mai abbandonato il gruppo.

Il post Roger Waters nei Pink Floyd

David Gilmour ha parlato a lungo, nel corso degli anni, dei Pink Floyd senza Roger Waters e proseguendo: “Ho sempre saputo di voler continuare. Nic (Mason) sembrava appassionato. Mi sono imbattuto in Rick (Richard Wright) in Grecia quell’estate e gli ho parlato della possibilità di continuare ed era anche lui molto appassionato. Inizialmente ci siamo incontrati sulla barca nel 1986. Mi sono incontrato con Bob Ezrin perché avevo lavorato con lui nel 1979 e aveva lavorato con me in alcuni album. Ho imparato molto da Bob ed è una persona preziosa da avere a bordo. Abbiamo iniziato a lavorare su un pezzo di musica e quando siamo arrivati a Natale eravamo davvero a buon punto. Sapevamo che stava andando bene.”

Un periodo positivo e musicale

David ha poi confermato le proprie idee, dicendo che dopo l’addio di Roger Waters, ci fu un periodo musicale quasi ispirante. Ha detto: “Un giorno ho sentito che c’era qualcosa che mi stava ispirando, che è diventata “Sorrow”, ho scritto cinque versi una sera, sono appena usciti dal nulla e ci sono grandi momenti. Ho scritto le parole per prima cosa, ho scritto la musica che veniva dopo e l’ho fatta sentire come demo tutta una volta sulla barca in cui eravamo. Immagino che fosse stata una specie di svolta, sapevo che erano dei bei pezzi e questa cosa avrebbe funzionato”.

Il modo diverso di scrivere

Gilmour ha poi ammesso: “Ero conscio che si sapesse che le case discografiche vorrebbero farci fare un album, sarebbero felici di prendere un buon album da noi come Pink Floyd. Ovviamente era diverso, Roger (Waters) non era lì, ma per certi versi ci siamo sentiti liberati dalle tensioni degli ultimi due album, in realtà, in particolare in Final Cut. Eravamo andati e e fu solo insieme, scrivendo e mettendo giù le cose che siamo andati avanti e c’era un senso di libertà e ottimismo.”

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