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Pink Floyd, la storia di quella registrazione inedita venduta per 14000 dollari

Pink Floyd sono considerati tra le band rock britanniche più importanti in senso assoluto. Il gruppo guidato da Syd Barrett e poi da Roger Waters David Gilmour ha acquisito un valore straordinario. Lo dimostra anche la riedizione preziosa di una copia del disco del 1969 Ummagumma, venduta ad una somma di denaro davvero molto elevata. Scopriamo insieme a quanto ammonta la sua quotazione, mostrata sul database online musicale di Discogs.

Un album sperimentale di primissima categoria

Nel corso della loro lunga e intensa carriera, i Pink Floyd hanno dato forma a numerosi album di assoluto rilievo. Tra questi, forse, Ummagumma non è tra i più famosi, nonostante mostrasse una cifra tecnica davvero ammirevole. Il disco, risalente al 1969, ha richiesto uno sforzo davvero straordinario, il maggiore della band inglese fino a quei tempi. Negli anni successivi, sarebbero arrivati due lavori ben più impegnativi come The Dark Side of the MoonThe Wall, con quest’ultimo che ha richiesto tanta fatica anche per l’allestimento dei concerti.

Tuttavia, ogni lavoro è diverso dagli altri e nasconde le sue prerogative. Ummagumma è stato un vero esempio di sperimentazione pura. Ciascun membro dei Floyd ha avuto la chance di mettere in evidenza le proprie qualità tecniche, in maniera autonoma. Un chiaro esempio era Sysyphus, brano nel quale il tastierista Richard Wright utilizzò organi, pianoforti e sintetizzatori di alto livello. Molto interessante fu anche il pezzo Grantchester Meadows, composto da David Gilmour e dalla notevole impronta folk, dall’originalità in grado di rompere ogni schema.

Con tali premesse, anche un album inferiore ad altri come Ummagumma può assumere un valore economico davvero straordinario. Il disco è stato inserito nella lista dei 30 articoli più costosi venduti da Discogs nel mese di agosto del 2018. C’è chi ha avuto la capacità di acquistare questo album alla ragguardevole cifra di 14000 dollari.

In quell’anno, solo la riedizione del Black Album tanto odiato da Prince aveva raggiunto un valore superiore, pari a ben 27500 dollari. In entrambi i casi, possiamo parlare di somme di denaro davvero di assoluto rilievo. Alcuni anni prima, i Pink Floyd erano stati in vetta alla speciale classifica grazie a Meddle, venduto a 4400 dollari. Una cifra niente male, certo, ma per nulla paragonabile ai 14000 di Ummagumma.

Perché questo album dei Pink Floyd vale così tanto

Per quali motivazioni questa copia era così preziosa? Un successo finanziario di simili proporzioni può essere spiegato in più modi. Prima di tutto, si tratta di un esemplare promozionale proveniente dal Giappone. Inoltre, questo disco era colorato di rosso ed era stato concepito come oggetto da collezione, non destinato alla vendita. Lo ha confermato anche Brent Greissle, specialista di vinili che lavora per Discogs.

“In quel periodo, l’etichetta utilizzava il rosso sui suoi vinili a fini promozionali. Quel trattamento fu riservato anche ad Ummagumma”, così ha esordito Greissle in un’intervista. Quest’ultimo ha aggiunto che, fino agli anni ’70, le uscite in vinile colorato furono davvero molteplici, nonostante la celebre preponderanza della cera nera. Inoltre, il valore era dovuto alle ottime condizioni dell’album, anche grazie al suo scarso utilizzo complessivo.

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