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Pink Floyd, quali riferimenti troviamo in “Waiting for the Worms”?

I Pink Floyd sono una famosissima band inglese, sicuramente, una delle più conosciute del panorama musicale. Si sono formati durante la metà degli anni Sessanta e da questo momento seguirà per loro una carriera molto ricca. Ad oggi non sono più attivi, in quanto si sciolsero circa trent’anni dopo la prima formazione, eppure, vengono ancora ricordati come un gruppo senza tempo. Hanno fatto ingresso nel mondo della musica con il grande contributo di Syd Barrett, che purtroppo collaborerà in toto solo durante il periodo del loro primo album, per poi allontanarsi progressivamente. Dopo l’uscita di Syd il gruppo continuerà, seguendo per parte la sua scia e cercando di ricordarlo introducendo riferimenti in diverse canzoni. In uno dei loro album più acclamati, The Wall, ritroviamo una canzone molto particolare, la quale sfiora tasti ancora molto dolenti. Ecco quali sono i riferimenti che possiamo trovare in “Waiting for the Worms” dei Pink Floyd. 

The Wall: la storia di Pink e i diversi riferimenti nell’album

The Wall è ormai -quasi per definizione- il concept album che racconta la storia di Pink. Pink è stato oltraggiato da coloro i quali sarebbero dovuti essere i pilastri o, quantomeno, i punti di riferimento della sua vita. La mamma, la moglie, il maestro: sono diventati tutti dei personaggi negativi, ribaltandosi rispetto alle aspettative. Sono proprio le aspettative poi, le circostanze e le delusioni a ferire ancora di più Pink, e per parte il merito dell’innalzamento del muro metaforico è anche per causa loro. Tra queste canzoni che tessono una vera e propria trama però, i Pink Floyd non raccontano solamente la storia del loro protagonista. Attraverso Pink inseriscono anche altri riferimenti, vissuti quasi sempre dallo stesso. Tra le canzoni che riescono a raccontarci non solo la storia di Pink, ma anche un punto di vista e modo di riflessione, possiamo inserire anche “Waiting for the Worms” in cui i Pink Floyd inseriscono più riferimenti storici.

Waiting for the Worms”: la canzone in cui i Pink Floyd parlano degli “indegni”

L’album è intorniato dalla questione nazista, visto che lo stesso Pink tramite una sorta di rovesciamento diventa come tutti coloro i quali lo hanno ferito e addirittura come coloro criticava aspramente. In mezzo a queste figure che Pink assimila e in cui si trasforma ci sono anche gli stessi nazisti. Le allusioni al periodo dell’olocausto sono più che chiare nel brano e non è l’unico dell’album a riportarle: “Waiting to turn on the showers and fire the ovens”. Il primo verso inoltre -segnale più che esplicito- è in tedesco. E’ in questa canzone che Pink dopo le allucinazioni cominciate in “In the Flash” sta aspettando i Vermi. nel frattempo immagina di istigare i propri seguaci -come un vero e proprio nazista-  contro i più deboli. Vengono citati gli ebrei, le camice nere, il potere la prevalenza; tutti aspetti che hanno caratterizzato il movimento.

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