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Slash rivela qual è l’album migliore di sempre

Nel corso di una recente intervista con Steve Jones, ex chitarrista dei Sex Pistols, durante il suo spettacolo radiofonico in onda su L.A. Radio, Jonsey’s Jukebox, lo storico chitarrista dei Guns N’Roses rivela quale sia, secondo lui, il migliore album di tutti i tempi. Affrontando l’argomento, Slash ha citato un annovero di personalità del Rock N’Roll particolarmente autorevoli; soffermandosi sulle difficoltà riscontrate nel reputare almeno un album dei Rolling Stones come suo preferito, vista l’assoluta perfezione dell’intera opera del gruppo di Mick Jagger e la profonda stima nutrita da Slash per i Rolling Stones. Lo stile chitarristico unico di Slash è il frutto dell’influenza di alcune tra le più grandi Rock Band degli anni ’60 e ’70.

Ponendo un occhio di riguardo nei confronti di artisti come gli Aerosmith, i Black Sabbath, i Led Zeppelin, gli AC/DC e, i già sopracitati, Rolling Stones. Come, del resto, detta la prassi per ogni Rocker cresciuto in quell’era. Quando l’intervistatore ha chiesto al chitarrista dei Guns N’Roses quale fosse il suo album preferito, questi ha replicato così: “I Black Sabbath sono uno dei miei gruppi preferiti, ma credo che qualora dovessi scegliere un disco in particolare che abbia segnato il mio intero percorso, potrebbe, probabilmente, essere Beggars Banquet o Let It Bleed dei Rolling Stones”. Slash ha proseguito spiegando che album come Sticky Fingers e i suddetti, rappresentino il punto più alto della cultura Rock di tutti i tempi.

L’opinione di Slash sugli album di cover

Andando avanti nell’intervista, l’iconico chitarrista ha spiegato il suo punto di vista sugli album di cover, definendo l’EP dei Metallica del 1987 Garage Days, un’opera meravigliosa e riuscita perfettamente. Aggiungendo, tra l’altro, che, secondo lui, quando gli artisti si cimentano nell’esecuzione di brani altrui, riescono ad esprimere a pieno la loro identità e il loro carisma musicale: “Essere in grado di interpretare una canzone che ti piace sul serio è fantastico. Anche se alcune cover sono migliori di altre, quelle in cui l’artista si connette veramente col materiale originale, divenendo una parte attiva della personalità del brano è davvero bello e Garage Days dei Metallica rispecchia tutto questo perfettamente. Credo sia uno dei dischi migliori di tutti i tempi”. Sembra che il 2020 si prospetti un anno particolarmente impegnato per Slash che si vedrà coinvolto nella prosecuzione del Not In This Life Time Tour coi Guns N’Roses.

Steve Jones rivela di avere avuto un infarto

Nel corso della puntata in cui ha avuto Slash come ospite, l’ormai sessantaquattrenne, ex chitarrista dei Sex Pistols ha rivelato di aver avuto un attacco di cuore e di essere, fortunatamente, in via di guarigione. “Ero a Malibu in vacanza con un amico, ad un certo punto, una parte della mia faccia è rimasta paralizzata, tendente verso il basso. Sono andato nel panico, precipitandomi in ospedale. Ero convinto di aver avuto un ictus”.

Il chitarrista ha scoperto di essere affetto dalla paralisi di Bell. Una sindrome che, ad intervalli più o meno saltuari causa la paralisi parziale del volto. “Tre settimane dopo la diagnosi – spiega Jones – mi sono svegliato nel cuore della notte con un dolore al petto devastante. Sono andato al pronto soccorso, avevo avuto un infarto con un’ostruzione del 90%. Nonostante adesso sia abbastanza in forze per riprendere la mia vita, il recupero è stato un incubo e non ne sono ancora uscito completamente. Sono costretto a prendere otto/nove farmaci al giorno”.

 

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