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Sweet Home Alabama: com’è nato il brano dei Lynyrd Skynyrd

Sweet Home Alabama: il capolavoro dei Lynyrd Skynyrd

Non c’è dubbio: nonostante la sfortunata carriera, gli incidenti, la poca considerazione futura che ha portato la band a non godere del giusto prestigio, c’è un capolavoro impossibile dimenticare. I Lynyrd Skynyrd avrebbero potuto ottenere un successo largamente superiore, eppure ci sono carriere che non ricompensano giustamente gli artisti. Ma se pensiamo soltanto ad una canzone – e quella canzone è Sweet Home Alabama – tutto ciò cambia, e ci rendiamo subito conto del perchè.

La canzone è sicuramente il capolavoro dei Lynyrd Skynyrd, e senza dubbio il pezzo che ha ottenuto più successo. Un brano fantastico, specie se si immagina di ascoltarlo lungo una strada solitaria, in mezzo al nulla. In effetti, la connotazione principale del brano divenne proprio questa, nel tempo: tantissimi film se ne sono serviti, in scene di questo tipo o all’interno di balli (se consideriamo il film Forrest Gump). Il Rolling Stone piazza questo brano al 407esimo posto sui 500 migliori brani di sempre. Ma al di là dei numeri, questo brano ha una storia iconica, che merita di essere raccontata.

Il brano come risposta ad alcune canzoni di Neil Young

Sweet Home Alabama nacque, infatti, come risposta ad alcune canzoni di Neil Young. In particolar modo due: Alabama e Southern Man, nelle quali criticava il paese e tutto il sud degli Stati Uniti, per l’atteggiamento razzista da parte dei suoi abitanti. Basti leggere (e neanche tra le righe) il testo della canzone, che lo cita: «Bene, ho sentito mister Young cantare di lei, ho sentito il vecchio Neil umiliarla. Beh, spero che Neil Young si ricordi che un uomo del sud comunque non ha bisogno di lui»

Neil Young ha dichiarato di amare la canzone e di essere onorato di essere stato citato all’interno di un simile capolavoro. E – nonostante le sue critiche iniziali al paese – ha cantato, talvolta, il brano stesso. E a proposito del testo Alabama, nel 2013 Neil Young dichiarò: «La mia canzone Alabama si è largamente meritata la stoccata che mi diedero i Lynyrd Skynyrd con quel loro grande disco. Quando la sento oggi, non mi piace il testo. È accusatorio e sussiegoso, non pienamente ponderato e troppo facile da fraintendere»

Il marchio di Ed King

Certo è che, dopo gli eventi degli ultimi giorni, la canzone abbia acquisito una connotazione differente. Non più soltanto quella di capolavoro o canzone perfetta on the road, ma anche il modo perfetto per ricordare Ed King. Il marchio di Ed King, infatti, fu fondamentale in Sweet Home Alabama. 

Il musicista statunitense, infatti, durante una sessione di registrazione ebbe modo di sentire Gary Rossington mentre suonava un riff di chitarra. Questo riff, che compare anche alla fine del pezzo – e viene suonato durante la canzone in contrappunto alla progressione di accordi – ispirò Ed King. Così come dichiarò in un’intervista, durante la notte gli vennero in sogno accordi, melodia e assoli. Fu una visione incredibile: il giorno dopo disse tutto alla band, Ronnie Van Zant si occupò del testo e da lì nacque il capolavoro. Ed è questo il ricordo fondamentale che vogliamo avere di Ed King: la tristezza la fa da padrona, dopo questa scomparsa, ma è bene ricordare che – grazie a lui – la storia della musica si è potuta arricchire di un capitolo stupendo. 

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