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The Doors, il batterista spiega perché “odiava” Jim Morrison

John Densmore, l’ex batterista dei Doors, non ha mai nascosto o provato a nascondere il proprio carattere particolare. Come Jim Morrison, del resto. Per questo motivo, molto spesso aveva degli scontri anche piuttosto accessi con il cantante e frontman Jim Morrison. Il batterista racconta infatti che ci mise diversi anni a perdonare Jim Morrison. Ha detto: “Lo odiavo? Forse sì. O forse no, odiavo la sua autodistruzione…”. Cosa mai avrà voluto dire John Densmore? Ora vediamo quindi il motivo per cui l’ex batterista dei Doors odiava Jim Morrison.

L’INTERVISTA A JOHN DENSMORE

Nelle scorse settimane John Densmore si è lasciato andare ad una lunghissima intervista per il Guardian, uno dei giornali più importanti di Manchester e del Regno Unito. In questa lunga intervista, il giornalista Jenny Stevens ha raccontato il motivo per cui l’ex batterista dei Doors odiava Jim Morrison. Tutte le “colpe” erano da imputarsi agli eccessi, tanto nella droga quanto nell’alcol, del re Lucertola, ovvero il frontman dei Doors. A quanto pare, il batterista non aveva mai sopportato gli eccessi di Jim Morrison e riteneva che questi vizi lo avrebbero rovinato. A posteriori, non si può dire che avesse torto, dato il decesso di Morrison in circostanze ancora poco chiare.

AMORE E ODIO? FORSE PIÙ ODIO

“Lo odiavo? Forse sì. O forse no, odiavo la sua autodistruzione… Era un kamikaze che se n’è andato a 27 anni. Cosa posso dire?”. Queste sono state le parole precise di John Densmore che ha definitivamente dichiarato quanto fosse poco affine al carattere ribelle di Morrison. Il batterista aveva già scritto nella sua autobiografia “Riders on the Storm: My Life with Jim Morrison” che era in realtà preoccupato per la sorte del frontman dei Doors. Densmore lo aveva definito “l’uomo pazzo dionisiaco” e non riusciva più a sopportarlo. Fu per questo motivo che il batterista decise, ad un certo punto di andarsene. Non prima però di aver parlato con la band.

I CONFLITTI TRA IL BATTERISTA E LA BAND

Il batterista ha raccontato di aver parlato alla band proprio riguardo Jim Morrison. Gli altri componenti, a sua detta, faceva finta di non vedere la situazione disastrosa del loro cantante. Più volte intimò loro di limitare gli eccessi di Morrison, ma Jim era la vera anima della band, il genio creativo e il principale autore dei testi. Una volta il batterista disse al resto della band: “Aspettate un attimo. E se facessimo un album in meno? Magari lui vivrà”. Il gruppo chiaramente non lo ascoltò e decise di andare avanti, fino a sciogliersi due anni dopo la morte del loro amato e odiato frontman. Per questo motivo John Densmore, seppur non ufficialmente, lasciò la band diverse volte per poi rientrarci per altrettante volte.

IL RAPPORTO CONFLITTUALE E IL MANCATO PERDONO

Il rapporto di Densmore con Jim Morrison fu così difficile che quando venne celebrato il funerale del frontman dei Doors decise di rimanere a casa. Ci mise tre anni prima di andare a visitare la tomba del cantante. Jim era morto nel 1971 e venne sepolto a Parigi e Densmore vi si recò nel 1974. Fu solo in quel momento che perdonò Jim Morrison che però non poteva più sentirlo affermando che a Densmore mancava terribilmente l’abilità artistica del Re Lucertola. Tra le altre cose, il batterista ebbe grandi conflitti con gli altri membri per non permettere loro di usare le canzoni dei Doors per pubblicità e campagne varie. Per lui, Morrison non lo avrebbe mai voluto.

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