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Da un incidente nel deserto alla fondazione dei The Doors, la storia di una rockstar chiamata Jim Morrison

Il mondo della musica si è dovuto chinare a grandi perdite. E’ come se ogni volta un tassello venisse a mancare anche nelle vite di chi ha avuto l’opportunità di vivere quel determinato periodo. In questo caso parleremo di Jim Morrison iconico cantante e frontman dei Doors. Ci ha lasciato non solo canzoni e testi, ma anche una serie di spunti e riflessioni. Egli infatti era anche un poeta e visto il suo particolare temperamento e le sue esibizioni sempre imprevedibili, è ricordato sia dai critici che dal pubblico come un esempio di divario generazionale e di controcultura giovanile. Nasce L‘8 Dicembre del 1943 nasce Jim Morrison e a 77 anni da quel giorno lo ricordiamo con un piccolo focus sulla sua infanzia e la sua adolescenza.

I primi anni e il famoso incidente nel deserto

Jim Morrison -come precedentemente puntualizzato- nasce l’8 Dicembre del 1943 da Clara Virginia Clark e un futuro contrammiraglio, George Stephen Morrison. I suoi antenati erano inglesi, scozzesi e irlandesi ma lui nasce in America a Melbourn, Florida. La prima infanzia sarà caratterizzata da un ipotetco incidente che Jim ricorderà molto spesso. Mentre era in viaggio in auto con i suoi genitori Jim racconta di aver visto un camion su cui vi erano dei nativi americani ribaltarsi, per poi veder loro sanguinati sul ciclo della strada. In verità la sua famiglia non concorda appieno con questa sua versione, poiché secondo la sorella non solo era propenso a raccontare quella storia, ma soprattutto ad esagerala. Eppure, di questo racconto, se ne troverà traccia in “Dawn’s Highway“, “Ghost Song” e anche “Peace Frog“. Queste sono parte delle parole di Jim a proposito dell’incidente:

“penso davvero che in quel momento l’anima di uno di quegli indiani, o forse gli spiriti di molti di loro stessero correndo in giro come impazziti e siano balzati nella mia testa e io ero come una spugna pronta ad assorbirli. Questa non è una storia di fantasmi. È qualcosa che ha un significato profondo per me.”

Le letture… mature e insolite

Il piccolo Jim mostrò sin da subito un vasto e grande interesse per la lettura, la letteratura e la filosofia. Il problema -se così può essere definito- è che Jim prediligeva dei testi particolari, testi che non si addicevano né alla sua età, né ai suoi studi. Fu profondamente influenzato da scrittori e filosofi come Nietzsche, ma anche Baudelaire, Camus, Kafka e il simbolista Rimbaud. Ovviamente questi autori non possono essere classificati “strani” o inconsueti. Lo erano forse per la sua età, ma ciò che più faceva pensare i suoi insegnanti erano -per esempio- i riferimenti alla demonologia antica del XVI e XVII secolo.

Gli studi e la fondazione dei Doors

Gli studi di Jim non furono molto stabili. Fu costretto a spostarsi più e più volte anche durante le scuole elementari, ma finì comunque per prendere i titoli. Nel 1962 mentre era alla Florida State University (FSU) di Tallahassee, fu arrestato per aver disturbato la quiete pubblica da ubriaco, durante una partita. Nel 1964 si trasferì in California dove si laureò nel dipartimento di arti teatrali del College of Fine Arts. Al momento della laurea però andò a Venice Beach e il suo diploma fu mandato a casa della madre.

Questo luogo sarà molto importante per il cantante, poiché lì incontrerà Manzarek, che dopo aver letto le sue poesie, disse che erano materiale da rock band. Questi testi furono composti mentre Morrison viveva sul tetto di un amico. Quel periodo è stato definito “da fagioli in scatola e LSD” dallo stesso Markarek. Poco dopo l’unione dei due i Doors cominciarono a prendere forma con l’annessione, ovviamente, degli altri membri, fino a concretizzarsi nel 1965. Il nome del gruppo proviene -non a caso vien da dire- da un libro intitolato The Doors of Perception di Huxley, che a sua volta attingeva da Blake. il riferimento era all’oltrepassare le “porte” attraverso l’uso di droghe psichedeliche.

I rapporti familiari e quelli sociali

Jim dopo aver preso la sua laurea tagliò quasi completamente i rapporti con la sua famiglia. Fu un periodo molto inteso per Morrison che nel frattempo stava portando avanti la sua vita e la sua carriera. Purtroppo il problema delle droghe e dell’alcol condizionò la sua esistenza. In pochi anni il successo lo travolse e i Doors con le esibizioni di Morrison divennero più che iconici. Nel 1969 il Re Lucertola aveva cercato durante un concerto di istigare il pubblico ad una rivoluzione, mentre continuava ad urlare delle oscenità. Non solo molte delle date vennero cancellate, ma furono furono esposti sei mandati di arresto nei suoi confronti, anche se nel frattempo stanco della vita da rock star aveva più volte cercato di non esibirsi più.

Morrison morì a soli ventisette anni, mentre si trovava a Parigi. Sembra che abbia parte delle notti a girare per la città, da solo. Aveva raggiunto Pamela Courson e stava passando il suo soggiorno insieme a lei. Fu trovato dalla stessa nella vasca da bagno, morto. Inoltre non fu fatta nessuna autopsia -la legge francese non lo prevedeva-  e la morte venne dichiarata per arresto cardiaco benché si sospetti un’overdose accidentale di eroina. Il 3 luglio Jim Morrison ci lascia, portando con sé un po’ di tutti e lasciandoci parte di se stesso.

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