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Who, Pete Townshend: “Prima di morire bisogna ascoltare…”

Pete Townshend ha scelto un album strano, prima di morire bisogna ascoltare un certo disco. Dal momento che si tratta probabilmente di uno dei chitarristi più influenti della sua generazione, Pete Townshend ha portato una tecnica alla chitarra elettrica incredibile. Quando lui e gli Who irruppero sulla scena a metà degli anni Sessanta si parlava sicuramente di un gruppo che avrebbe fatto la storia della musica rock. La particolarità e il valore del gruppo non erano riservati solamente al modo di suonare sul palco, ma anche alla stranezza del nostro quando faceva le interviste. Il chitarrista è stato spesso intervistato mentre sparava a zero contro i suoi colleghi musicisti.

Il disco da ascoltare prima di morire

Ma quale è l’album in questione? Prima di morire bisogna ascoltare The Heliocentric Worlds Of Sun Ra. Ma che disco è e chi l’ha fatto? Fu Sun R, musicista e compositore jazz di grandissimo talento, uno degli artisti che con gli Who sembrava c’entrare come i cavoli a merenda. Era però un musicista contemporaneo alla band di Roger Daltrey e Pete Townshend. L’album risale infatti al 1965 e si tratta di un disco particolarissimo in cui Sun Ra fa alcuni dei suoi migliori lavori musicali. Si tratta, alla fine della fiera, di un disco jazz molto innovativo.

Un album veramente particolare

La copertina posteriore descrive il disco come un “album di composizioni e arrangiamenti di Sun Ra suonato da Sun Ra e dalla sua Solar Arkestra”. Lunga 35 minuti, è una fatica del compositore incredibile, vivace e veloce. Marshall Allen, musicista dell’orchestra di Sun Ra, ha descritto come era lavorare con un simile personaggio sconosciuto alla maggior parte dei fan. Ha detto: “Sun Ra andava in studio e suonava qualcosa, il basso entrava, e se non gli piaceva smetteva e mollava tutto. Poi dava al batterista un ritmo particolare, diceva al bassista che non voleva un ‘boom boom boom’, ma qualcos’altro, e poi iniziava a provare i fiati. Eravamo tutti lì a chiederci cosa sarebbe successo.”

L’intervista al musicista Marshall Allen

Allen ha aggiunto: “Avevo appena preso in mano l’ottavino e avevo lavorato su quello che stava succedendo, sull’umore che avevano impostato o sulle sensazioni che avevamo. Avevamo provato un sacco di cose e avevamo fatto le cose sbagliate e Sun Ra aveva interrotto l’arrangiamento e lo aveva cambiato. Oppure aveva deciso di cambiare la persona che stava suonando l’assolo, in modo da modificare tutto l’arrangiamento. Quindi quello che stava facendo l’assolo avrebbe poi avuto un’altra parte che gli sarebbe stata data personalmente. Era in grado capire cosa avresti potuto fare al meglio”. Un genio, senza dubbio.

Ingordigia

Era un tipo di disco che attirava Townshend a provare a essere sperimentale con i suoi dischi per gli Who. Parlando con NME, Townshend ha ricordato il suo battesimo del fuoco quando ha scoperto Sun Ra. “Mi sono appassionato a quel genere di jazz d’avanguardia, ma non riuscivo a trovare il suo disco da nessuna parte. Così, un giorno ero in un negozio di jazz a Chicago – che credo sia il luogo da cui viene Sun Ra – e ho detto, “hai qualcosa di Sun Ra?” Il ragazzo disse, ‘Sì, tutta la sua roba.’ Io ha detto: “Dammi tutto.” “Tutto?” “Sì.” Tornai a casa con 250 album”.

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