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Musica e parole: i cinque testi più profondi del rock

“Le parole fanno schifo. Voglio dire, tutto è già stato detto. Non ricordo l’ultima volta che ho avuto una vera conversazione. Le parole non sono importanti come l’energia che viene dalla musica, soprattutto se dal vivo. [… ] La musica è energia. Una sensazione, un’atmosfera. Sentimento” diceva Kurt Cobain. Eppure a volte le parole sono davvero importanti, l’essenziale è che si abbia qualcosa da dire. La storia del rock è costellata di brani tanto apprezzabili tecnicamente quanto profondi a livello di testo e significato.

Canzoni che sono passate alla storia per il messaggio che volevano veicolare: alcune hanno impresso con una sola frase lo stato d’animo di intere generazioni. Altre hanno gridato l’insofferenza e la frustrazione di chi non aveva voce. Altre ancora hanno combattuto l’odio, l’intolleranza, la guerra e un generalizzato senso di caos, cercando di imbrigliarlo nella musica. Pink Floyd, Led Zeppelin, Guns N’ Roses e AC/DC, Beatles e Queen. La lista sarebbe davvero infinita ma abbiamo provato a stilare la classifica delle cinque canzoni con i testi più profondi del rock.

Stairway to Heaven, Led Zeppelin

“There’s a sign on the wall / But she wants to be sure / ‘Cause you know sometimes words have two meanings” canta Robert Plant nella prima sezione di Stairway to Heaven, uno dei pezzi più iconici e ascoltati nella storia del rock. Il racconto si sviluppa in un crescendo di melodia e tempo, in un’atmosfera che involve su se stessa con il rabbuiarsi del senso del testo. La prima sezione, narra la storia di una donna che accumula illusoriamente denaro – quale verità ultima della sua vita – nel tentativo di comprarsi la scala per arrivare in paradiso.

Mai fu più vero il detto “Non è tutto oro ciò che luccica”. E infatti andando avanti, con un aumento del tempo e del volume, la canzone si fa più cupa mentre un uccellino avverte la donna che a volte i pensieri sono dubbi e che ogni parola può avere un doppio significato. La voce di Plant ammonisce, avvertendo la protagonista che la sua scala dorata non poggia su nient’altro se non vento. Ma del resto c’è sempre tempo per cambiare direzione.

November Rain, Guns N’ Roses

Parliamo di una ballata dei Guns N’ Roses scritta da Axl Rose che dimostra che anche i rocker più duri soffrono per amore. Il brano percorre le crisi emotive di una relazione sentimentale vissuta dal protagonista. La pioggia di Novembre assume significati multipli. L’acqua che spegne la fiamma di una candela e che mette fine all’amore, perché niente dura per sempre.

L’emblema di tutto ciò che è transitorio e passeggero, perché come finisce un amore finisce anche la fredda pioggia di Novembre. L’acqua che porta caos e può distruggere un sentimento – piove al matrimonio e piove al funerale delle giovane sposa. Ma se la si guarda da un’altra prospettiva, la pioggia diventa anche catartica e simbolo di purificazione, proprio nel momento della massima sofferenza.

Comfortably Numb, Pink Floyd

Scegliere un testo dalla discografia dei Pink Floyd per eleggerlo a brano più profondo del rock è forse un’impresa pretenziosa e ardita. La leggendaria band ha rilasciato pezzi che sono diventati icone imprescindibili del mondo della musica. Uno di questi, Comfortably Numb, è uno dei più famosi del disco The Wall. Un testo sulla solitudine, il senso di smarrimento, la richiesta di avere la risposta a domande quasi sussurrate.

Roger Waters raccontò che il significato del brano nasceva da un episodio specifico, quando prima di un concerto aveva assunto un sedativo contro un forte mal di stomaco. Lo show fu un’esperienza sfocata – come sfocata è la prospettiva del protagonista – un punto di svolta nella tematica dell’incomunicabilità. C’è il desiderio di essere ascoltati, di ricevere anche solo un cenno dall’altro per superare un senso di distanza, o semplicemente  l’incapacità di vivere come si vorrebbe.

Nothing Else Matters, Metallica

Altra ballata romantica quella dei Metallica che con Nothing Else Matters  parlano del rischio che si deve accettare se si vuole amare. James Hetfield dedicò il brano alla sua prima ragazza, ma estese il senso del testo anche ad una vicinanza umana, ad un sentimento di fiducia e tolleranza tra le persone.

Il valore di un tale sentimento non si misura dalla distanza fisica, ma dalla capacità di aprirsi, di credere in sé stessi e nell’altro. L’amore implica il rischio ma anche l’eccezionalità di essere compresi in modo autentico e incondizionato, allontanando la paura del giudizio esterno. “Never cared for what they do / Never cared for what they know / But I know”.

Bohemian Rhapsody, Queen

Dal punto di vista tecnico questo brano dei Queen è un vero mix di suggestioni e generi diversi. Una parte strumentale articolata in sezioni, contenenti una ballata, un inserto operistico e un finale all’insegna del rock. La genesi di Bohemian Rhapsody fu complessa e travagliata, con Freddie Mercury che cercava di tenere tutto sotto controllo. Il significato del testo tuttavia non è mai stato chiarito del tutto. Non tutti concordano sulla versione secondo la quale si tratterebbe della confessione da parte del protagonista dell’omicidio metaforico di un altro uomo.

Secondo altri il brano parlerebbe in prima persona dell’outing del cantante, che all’epoca stava ancora con Mary Austin. “Mama mia let me go” sarebbe la richiesta dell’uomo di essere lasciato libero di esprimere se stesso e la sua sessualità. In ogni caso lo stesso Brian May disse: “Della sua infanzia non ha mai parlato molto, ma c’è molto di se stesso e delle sue origini in quella canzone. Non credo sapremo mai quale sia il significato di Bohemian Rhapsody, ma anche se lo sapessi non lo direi”.

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