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Pink Floyd: Le parole mai dette di Nick Mason sull’ultimo concerto nel 2005

L’ultima esibizione dei Pink Floyd risale al 2 luglio 2005, nell’ambito del Live 8; serie di concerti per beneficenza. A anni di distanza, Nick Mason è tornato a parlare di quel live, usando parole piuttosto nostalgiche. Il batterista, infatti, ha dichiarato che nessuno aveva idea del fatto che quello sarebbe stato il loro capitolo finale.

Nick Mason parla dell’ultimo concerto dei Pink Floyd

Riferendosi al Live 8, Nick Mason ha rivelato: “Ho pensato che ci sarebbero state molte altre occasioni come quella. Perché questo evento, come ha dimostrato, è veramente un modo efficace per sensibilizzare la gente e per riuscire a raccogliere fondi“.

Dopo quel 15 settembre 2008, giorno in cui è scomparso l’ex tastierista della band Richard Wright, per Mason l’evento benefico ha rappresentato come una sorta di addio al pubblico da parte della formazione originale dei Pink Floyd. Fatta eccezione, chiaramente, per Syd Barrett: “Ho sempre pensato che quel nostro ultimo concerto sia stato uno dei più epici della nostra intera carriera“, ha spiegato il batterista. “E sapete perché? Perché, semplicemente, tutti erano al corrente del conflitto in atto fra Roger Waters e David Gilmour. Ma, malgrado ciò, tutti abbiamo pensato: “Sapete cosa? Questa serata ha la precedenza su ogni divergenza esistente nel gruppo”. E io, personalmente, sono convinto che questa sia stata una grande prova di maturità“.

The Dark Side of the Moon

Chiuso il capitolo Live 8, durante l’intervista Nick Mason ha espresso qualche parola riguardo l’album più leggendario dei Pink Floyd: The Dark Side of the Moon, del 1973. Album a cui il musicista riempie il cuore di orgoglio, anche per il suo lavoro personale: “Sapevamo che era un ottimo disco, ma non ci saremmo mai aspettati tutto il successo che ha ottenuto“, ha spiegato. “Quando non faccio lo spiritoso sulla mia parte eseguita con la batteria, penso che sia stato un lavoro interessante per l’epoca in cui è stato inciso. Credo che i suoi punti di forza siano stati i testi, gli arrangiamenti, e anche il fatto che è stato registrato negli Abbey Road Studios. Ovviamente, anche la copertina, realizzata da Hipgnosis, ha fatto la sua parte“.

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