Steven Tyler ha da tempo varcato la soglia dei 71 anni ma mantiene quella forma granitica e inossidabile tipica delle rockstar di una volta. Con i suoi Aerosmith ha decisamente segnato gli anni ’70, imprimendo un segno aggressivo e turbolento al rock. Inevitabilmente la loro musica e il loro sound hanno finito per influenzare moltissimi artisti dell’epoca e successivi. Per celebrare il settantesimo anniversario di Steven Tyler, il chitarrista dei Guns N’ Roses ha parlato degli Aerosmith. Slash si è dilungato sul grande peso che la formazione ha avuto sulla carriera e di come – ogni cantante rock del mondo – abbia un debito nei confronti di Tyler.
Steven Tyler e gli Aerosmith
Il leggendario frontman degli Aerosmith è arrivato a spegnere un considerevole numero di candeline. Chi lo avrebbe mai detto? Con una vita piena di eccessi – alcol, droghe e donne – forse non tutti si aspettavano che Steven Tyler arrivasse ad una così veneranda età. Ma del resto Keith Richards insegna per tutti quindi tanto meglio. Per celebrare il cantante Slash – iconico chitarrista dei Guns N’ Roses – ha elogiato lungamente il rocker e la sua band. “Sono stati il modello che abbiamo seguito io e tante altre band come i Guns: Soundgarden, Nirvana, Alice in Chains e Pearl Jam“.
Gli Aerosmith sono stati la spinta propulsiva che ha convinto Slash ad imbracciare la chitarra. Oltre al considerevole debito che i Guns N’ Roses devono a Steven Tyler e soci, forse il chitarrista non sarebbe mai diventato chi è ora senza la band di Steven Tyler. “Gli Aerosmith mi hanno dato la spinta definitiva a studiare sul serio la chitarra – ha confessato Slash – mi rivedevo nella figura di Joe Perry, sia visivamente che musicalmente. Mi ricordava Keith Richards ma aveva questo stile menefreghista e strafatto che mi sembrava davvero fico”.
La prima volta di Slash con gli Aerosmith
Nel suo racconto del modo in cui gli Aerosmith hanno influenzato la sua vita e la sua carriera, Slash parla anche della prima volta che ascoltò Rocks. L’aneddoto è davvero curioso. “Erano mesi che cercavo di andare a letto con una ragazza più grande e finalmente ero riuscito a farmi invitare a casa sua – inizia a raccontare il chitarrista dei Guns N’ Roses – Abbiamo cazzeggiato, fumato erba e ascoltato Rocks. […] L’ho ascoltato una volta dopo l’altra e della ragazza non mi fregava più niente”.
Un vero e proprio colpo di fulmine bisognerebbe dire. “Mi ricordo il viaggio di ritorno verso casa di mia nonna […] sapevo che la mia vita era cambiata per sempre. Avevo trovato qualcosa in cui identificarmi” conclude Slash. L’entusiasmo del chitarrista per Steven Tyler, Joe Perry e soci è davvero travolgente. “Non c’era niente di più fico degli Aerosmith nell’America di quegli anni”.