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Quali auto guidano le rockstar?

Il mondo del rock può associarsi a quello delle automobili? E perchè no! Il genere musicale ha, tra le sue incredibili peculiarità, quello di potersi adattare a tantissimi contesti, associarsi ad altri e dar vita ad incredibili collaborazioni, che non sono mancate nella storia della musica e neanche adesso mancano, in virtù del grande successo che hanno ottenuto. Se si pensa alle auto del rock, ad esempio, non può che venire in mente lo storico maggiolino parcheggiato sulla sinistra della copertina di Abbey Road che, con la sua targa, ha alimentato non poco la teoria del Paul Is Dead? Vi parliamo, allora, delle cinque auto rock più celebri delle rockstar e di quali auto guidano le rockstar. Le conoscevate tutte?

Shelby Mustang GT 500 di Jim Morrison

Se si parla di Jim Morrison la prima cosa che viene in mente è, senza dubbio, un animo ribelle, caratterizzato da una personalità certamente non semplice da definire attraverso pochi termini. Che cosa c’entra, tutto ciò, con la sua automobile? Molto semplice, essa rispecchia perfettamente questo carattere e questa personalità, essendo – in pratica – la versione modificata di un’altra automobile.

La Shelby Mustang GT 500 di Jim Morrison è la versione truccata della Ford Mustang, prodotta negli anni ’60; non poteva che trattarsi di un’automobile potente, dal rombo di motore incredibilmente riconoscibile e dalle spiccate prestazioni sportive, che non passano mai inosservate.

Chevrolet Corvette C1 di Bruce Springsteen

Di canzoni bellissime ne ha realizzate tantissime, nella sua carriera, Bruce Springsteen. Tra le più iconiche, non si può non ricordare il grande successo di Born To Run che dimostra, tra le altre cose, quale sia l’attitudine principale di The Boss.

La passione per la corsa, il pregio sportivo, l’amore per il fanatico e il dinamico si concretizzano in una vettura di grande bellezza: la Chevrolet Corvette C1, una incredibile quattro ruote sportiva tra le più belle che siano state possedute dallo statunitense.

Bentley S3 di Keith Richards

La storia del rock insegna che il grande successo e il denaro che ne consegue non deve essere soltanto un modo per cercare di accumulare ancor più denaro, quasi si trattasse di un investimento continuo, ma anche il godersi ciò che si ha, permettersi qualche lusso e vivere anche attraverso un canone di divertimento e soddisfazione che non fa mai male e che difficilmente può disturbare qualcuno.

Keith Richards di soddisfazioni se ne è prese, nel corso della sua vita, e tra questa c’è stata anche quella dell’automobile, una Bentley S3 di incredibile eleganza, che non poteva non essere notata se si guardava alla sua bellezza. Una linea di pregevole fattura, una griglia del radiatore del frontale esteticamente attrattiva, gruppi ottici tondeggianti e tanto spettacolo.

Studebaker modello Champion di Freddie Mercury

E’ uno dei singoli più celebri e amati in tutta la carriera dei Queen. Parliamo, naturalmente, di We Are The Champions. Se c’è una cosa che Freddie Mercury ci ha insegnato, nell’ambito della sua incredibile carriera, è che osare non è mai sbagliato, soprattutto se in linea con la propria personalità, il proprio modo di pensare e di essere.

Ecco perchè la vettura del leader dei Queen è quanto di più particolare si possa pensare: tra auto possedute da Freddie Mercury c’è una Studebaker modello Champion, prodotta dal 1939 al 1958 e passata alla storia per il suo particolare frontale, che ricorda quello di un jet.

Lotus Elan di Jimi Hendrix

Chiudiamo in bellezza con una delle rockstar per eccellenza, e con una vettura che non è certamente da meno per quel che concerne pregio e celebrità. Se abbiamo parlato di automobili incredibilmente eleganti o prestanti, c’è bisogno di dimenticarsi di queste connotazioni se si parla della Lotus Elan di Jimi Hendrix che, comunque, è passata alla storia.

Estro, personalità, incredibile pregio che passa attraverso un giallo fiammante: prodotta dal 1962 al 1975, la Lotus Elan di Jimi Hendrix vuol dire girare in città con un certo tipo di stile che non tutti possono comprendere, ma che comunque ha il suo significato.

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