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Red Hot Chili Peppers, Josh Klinghoffer: “Sono stato licenziato perché…”

È tempo di cambiamenti per la formazione dei Red Hot Chili Peppers. La band rock di Los Angeles ha da poco riaccolto il chitarrista John Frusciante, tornato a suonare insieme ad Anthony KiedisFleaChad Smith per la terza volta nel suo percorso artistico. È stato un ritorno tanto atteso da parte di numerosi appassionati del complesso californiano. Non a caso, molti ritengono che i RHCP abbiano proposto buona parte dei loro dischi di maggiore successo insieme ad un musicista così eclettico e dalla forte personalità. Tuttavia, ogni scelta può condurre ad alcune conseguenze che, in alcuni casi, possono rivelarsi alquanto traumatiche. Lo dimostra anche l’addio di colui che negli ultimi anni aveva sostituito in maniera degna lo stesso Frusciante, ossia Josh Klinghoffer.

La reazione di Josh Klinghoffer all’addio ai Red Hot Chili Peppers

Come già accennato in precedenza, Josh Klinghoffer è stato licenziato dai Red Hot Chili Peppers per fare spazio al rientrante Frusciante. Nel suo percorso con la band, ha sempre lavorato con la massima professionalità. Ha lasciato gli altri membri senza rancore o polemica, ma con stile e rispetto nei confronti dei colleghi con i quali ha condiviso i palchi di tutto il mondo per dieci anni. Josh ha rilasciato un’intervista al podcast WTF di Marc Maron, nella quale ha raccontato le sue sensazioni dopo l’addio. Ha riferito che per i RHCP è stato una “decisione abbastanza semplice”, dato che l’alchimia tra Anthony, Flea, John e così via è sempre stata superiore. Al tempo stesso, ha sottolineato di essersi lasciato con il complesso in ottimi rapporti, nonostante la sua decisione non lo abbia lasciato molto felice. Tuttavia, sapeva che da un momento all’altro Frusciante sarebbe potuto tornare ed era consapevole di un momento simile.

Come Klinghoffer ha saputo del ritorno di Frusciante

Red Hot Chili Peppers si sono così riuniti presso l’abitazione di Flea e hanno riferito la notizia a Klinghoffer“Mi hanno detto di aver deciso di chiedere a John di tornare nel gruppo. Sono rimasto in silenzio per alcuni minuti, ma gli ho detto che non ero assolutamente sorpreso di un simile evento”. Così ha reagito Josh alle parole del gruppo. “Ho detto ai ragazzi che avrei gradito riuscire a fare qualcosa di importante con loro, sotto l’aspetto musicale e creativo”. L’unico vero rimpianto del chitarrista è quello di non essersi sentito all’altezza di una band così gloriosa, oltre che non in grado di sostituire fino in fondo una personalità forte come quella di Frusciante. Resta comunque un decennio di grandi successi, con due album in studio incisi e tanti brani che hanno raccolto notevoli soddisfazioni.

Il bilancio di Josh Klinghoffer con la band americana

Josh Klinghoffer ha anche tracciato un bilancio sulla sua esperienza con i Red Hot Chili Peppers“Non sarei mai riuscito – ammette – a competere con la storia musicale presente tra John e Flea”. Frusciante è riuscito a creare un’intesa in grado di resistere ai segni del tempo, che non si sarebbe creata insieme a nessun altro chitarrista. Josh se ne sente consapevole e ha accettato di buon grado la decisione della band. Nel frattempo, il gruppo si sta preparando per l’uscita di un nuovo lavoro discografico, probabilmente nella seconda metà del 2020. Ovviamente, al posto di Klinghoffer ci sarà Frusciante, pronto a iniziare la sua terza era con i Red Hot Chili Peppers.

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