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I migliori album hard rock degli anni ‘90

Nel corso degli anni il genere rock ha subito molte trasformazioni dovute anche a numerose contaminazioni provenienti da altri generi musicali. Negli anni ’90 in particolare entrarono a far parte dello stile anche sonorità più vicine all’industrial , al meta ed in alcuni casi anche al rap. Questa mistura ha dato la possibilità ad alcuni gruppi di affermarsi ancor di più sul mercato ed ad altri di emergere. Vediamo dunque quali sono stati i migliori album hard rock degli anni ’90.

“Use Your Illusion I”, Guns’N’Roses – 1991

“Use your illusion I” è il terzo album in studio dei Guns’N’Roses, pubblicato lo stesso anno di “Use Your Illusion II”. L’album ha debuttato al numero due delle classifiche americane ed ha venduto oltre cinque milioni di copie solo negli Stati Unuti, guadagnandosi ben sette dischi di platino. In questo disco la band di Los Angeles approfondisce ulteriormente le sue sonorità avvicinando al loro tipico sound hard rock elementi propri del blues, della musica classica, del punk rock e del rock’n’roll. Le tracce di spicco dell’album sono “Don’t Cry” e “November Rain”, i video dei quali, sommati a quello del brano “Estranged” contenuto nell’album successivo, formano una trilogia. Di rilievo anche la cover di “Live and let die” di Paul McCartney, che offusca la registrazione originale del 1973.

“No More Tears”, Ozzy Osbourne – 1991

Passiamo ora al sesto album da solista del cantante Ozzy Osbourne, in precedenza front man dei Black Sabbath. Da “No More Tears” vennero estratti quettro singoli, ognuno dei quali raggiunse la top ten delle classifiche americane ed in totale ottenne quattro dischi di platino. Di particolare rilevanza è il singolo “No More Tears” da il nome all’intero album e che con la durata di sette minuti e 23 secondi rappresenta la canzone più lunga che Osbourne abbia registrato come solista. Come afferma il chitarrista Zakk Wylde la canzone nacque durante una jam session e venne definita dal cantante un “regalo da parte di Dio”.

“Metallica”, Metallica – 1991

“Metallica”, conosciuto anche come “The Black Album” a causa della copertina, è il quarto album dei Metallica, venuto alla luce anch’esso nel 1991.La produzione fu colmplicatta in quanto i membri della band sovente litigavano col produttore Bob Rock. L’album segna il passaggio da uno stile più trash metal ad uno più lento e pesante tendente all’heavy metal. All’interno di “Metallica” sono contenuti due brani che hanno fatto la storia del gruppo, ossia Enter Sandman” e “Nothing Else Metters”, noti anche ai non seguaci della band.

“The Razors Edge”, AC/DC – 1990

Nel 1990 gli AC/DC pubblicarono il loro dodicesimo studio album dal titolo di “The Razors Edge”.  L’uscita di questo fu preceduta dalla pubblicazione di una delle canzoni marchio di fabbrica della band, ovvero “Thunderstruck” che grazie al suo riff accattivante riuscì a raggiungere un grande successo ed a diventare una tra le canzone preferite dai fan soprattutto durante le esibizioni dal vivo. Grazie a questo album, che raggiunse il secondo posto in classifica, la band australiana tornò ai fasti che vantava tra la fine degli anni ’70 e all’inizio degli ’80.

“Blood Sugar Sex Magik”, Red Hot Chili Peppers – 1991

Quinto album in studio della band californiana “Blood Sugar Sex Magik” fu prodotto da Rick Rubin e si differenzia dai lavori precedenti a causo dell’uso di riff di chitarra in stile heavy metal. L’album, che fece raggiungere ai Red Hot Chili Peppers la fama mondiale, arrivò al terzo posto in classifica e furono estratti come singoli “Suck My Kiss”, Breaking the Girl”,  “If You Have To Ask”, “Under the Bridge” e “Give it Away”.  Da Steve Huey è stato definito “probabilmente l’album migliore che i Red Hot Chili Peppers possano mai fare”.

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