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I cinque Concept Album Metal migliori di tutti i tempi

I Concept Album possono essere un’arma a doppio taglio anche per gli artisti di maggior spicco nel loro panorama d’appartenenza. Si tratta, infatti, di dischi, la cui prerogativa fondamentale affinché vengano definiti come Concept, sia quella di narrare una storia, facendo sì che la trama si sviluppi lungo le canzoni. Ne sono un esempio diversi album dei Pink Floyd e dei massimi esponenti del Progressive degli anni d’oro, annoverati tra i più grandi capolavori nella storia del Rock.

Ovviamente, raccontare una buona storia, non è l’unico obiettivo di un Concept Album che, in quanto tale, si presuppone di tessere le sue argomentazioni su tappeti melodici impegnati e studiati con una spiccata meticolosità. Ovviamente, con l’avvento della musica progressiva anche nel Metal, il genere ha cominciato a dare alla luce alcuni Concept Album che, ad oggi, risultano essere pietre miliari indiscusse del genere; continuando ad appassionare gli ascoltatori e, lasciando che, questi si immedesimino nella trama ogni volta, senza mai risultare stucchevoli.

Nel corso degli anni, ovviamente, coloro che oggi vengono riconosciuti come mostri sacri del Metal, sono riusciti ad avvicinarsi spesso alla perfezione. In questa classifica, abbiamo raccolto alcuni dei migliori Concept Album nella storia del Metal; identificando gli esempi che risaltano maggiormente in quanto a story-telling ed eclettismo compositivo.

5) Opeth – Still Life (1999)

Gli Opeth si sono affermati come maestri indiscussi del Progressive Death Metal, portando la musica verso orizzonti totalmente inesplorati. Still Life è il loro secondo concept album e, la trama è a dir poco stupefacente. Il disco racconta la storia di un uomo che viene bandito dalla sua città a causa del suo Credo, in contrasto con quello professato dalla sua comunità d’appartenenza. Il protagonista, fa ritorno nella sua terra per rivedere Melinda, la donna che ama. La donna, intanto, era impegnata in un’altra relazione, ma sceglie di tornare dall’amore della sua vita. Per questo, Melinda viene assassinata e, in preda ad una furia omicida, l’esiliato massacra l’intera popolazione del villaggio, per poi essere condannato all’impiccagione. Poco prima di morire, il protagonista sente la presenza dell’amata accanto a lui.

4) Dream Theater – Metropolis Pt. 2: Scenes From A Memory (1999)

I Dream Theater sembravano ignorare le numerosissime richieste da parte dei fan di scrivere un seguito alla celeberrima canzone Metropolis Pt. 1, tratta da Images And Words. In realtà, la band lavorò segretamente molto a lungo per poter dare alla luce quello che, non solo si rivelò il loro più grande capolavoro, ma uno dei massimi Concept Album nella storia del Metal. Il disco parla di un giovane di nome Nicholas, convinto di aver condotto un’altra vita in passato. Durante le sue sedute di ipnoterapia, Nicholas scopre i trascorsi turbolenti e misteriosi di una ragazza chiamata Victoria. L’uomo sviluppa una fortissima ossessione nei confronti della morte della ragazza, vittima d’omicidio. Nicholas finisce per distruggere il suo presente, vivendo nel passato alla ricerca spasmodica delle risposte di cui ha bisogno.

3) Blind Guardian – Nightfall In Middle-Heart  (1998)

L’opera di J.R.R. Tolkien ha influenzato più volte il mondo del Metal; in particolare, la corrente del Power. Nel 1998, i Blind Guardian decisero di ispirarsi al Silmarillion per scrivere un Concept Album. Il libro forniva tutti i dettagli antecedenti alle celeberrime storie de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Affinché gli ascoltatori comprendessero a pieno il Concept, seguendo la trama al meglio, i Blind Guardian decisero di inserire alcune sezioni di parlato all’interno del disco.

2) W.A.S.P. – The Crimson Idol (1992)

In origine, The Crimson Idol sarebbe dovuto essere un album da solista di Blackie Lawless, che trascorse i tre anni antecedenti alla sua uscita componendone i brani. La storia raccontata nell’album è struggente come poche e racconta dell’insoddisfazione distruttiva di una Rockstar all’apice del successo. Il protagonista del disco, Jonathan, viene rinnegato dai suoi genitori e cade nel tunnel delle dipendenze da sostanze stupefacenti ed alcolici dopo l’assassinio del fratello. Il giovane, quindi, decide di rubare una chitarra, diventando una star. Non riuscendo a ricevere la tanto agognata approvazione dei genitori e, di conseguenza, sentendosi incapace di provare la felicità e le emozioni conseguenti al successo, Jonathan si toglie la vita, impiccandosi con le corde della chitarra che non era stata in grado di regalargli i sentimenti che desiderava.

1) Iron Maiden – Seventh Son Of A Seventh Son (1988)

Quando gli Iron Maiden iniziarono ad inserire i sintetizzatori nel loro sound, riuscirono a non sacrificare nulla in termini di qualità. Seventh Son Of A Seventh Son si basa sul romanzo Fantasy di Orson Scott Card, intitolato, per l’appunto, Seventh Son. La vicenda narra di un profeta incapace di comprendere a pieno i suoi poteri, nel far fronte ad un’incombente apocalisse. Gli Iron Maiden curarono molto l’aspetto lirico dell’album affinché non si citassero esplicitamente gli eventi raccontati nel romanzo, estraendone solo i concetti chiave per lo sviluppo della trama.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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