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Cosa è successo dietro le quinte di Woodstock?

Per il mondo della musica Woodstock è una delle tappe più importanti. Può essere considerato una vera e propria cesura sia dal punto di vista storico che musicale. E’ incredibile come un concerto sia stato in grado di mettere in moto una vera e propria rivoluzione. Furono a detta di molti tre giorni indimenticabili e da quel momento in poi, i giovani soprattutto, si lanciarono verso un pensiero che esaltava la pace, l’amore e la libertà di essere e di azione. I numeri furono incredibili: si contano circa 500.000 persone, molte delle quali non pagarono mai il biglietto. Curioso come secondo alcune fonti sia stato pensato per essere un semplice festival di provincia, che avrebbe dovuto accogliere un numero molto più esiguo di persone. Nessuno forse si aspettava che sarebbe diventare un vero e proprio pezzo della storia della musica rock: ecco allora alcune curiosità e aspetti non considerati su questo festival.

I disagi per il numero di spettatori e i colpi di scena

Come già detto Woodstock non avrebbe dovuto accogliere così tanta gente. Si pensava a circa un decimo del numero totale, motivo per cui l’organizzazione, inevitabilmente, ne risentì. Uno dei primi disagi riguarda il cibo. Una richiesta così alta non poteva essere fronteggiata e dopo che i rivenditori alzarono un po’ troppo i prezzi, i partecipanti si ribellarono, dando vita a sommosse. Curioso come tutto si placò con la distribuzione di tazze di latte e cereali. 

Un altro disagio dovuto al numero riguarda il traffico: gli ingorghi non permisero di spostarsi tranquillamente, creando molteplici ritardi. Alcuni dei membri si esibirono in ritardo al festival, mentre molte altre persone lasciarono lì l’auto, trasformando le strade in un vero e proprio parcheggio. Gli Iron Butterlfy non riuscirono per esempio a spostarsi dall’aeroporto e dopo aver ricevuto un telegramma con la scaletta che illustrava anche la possibilità di un elicottero che li venisse a prendere, rifiutarono.

Anche durante la notte sorsero diversi disagi. Dormire lì comportava diverse difficoltà, tanto che durante il sonno un ragazzo perse la vita, schiacciato da un trattore. La situazione era ancora più tragica per i bagni visto che ognuno di questi, proporzionalmente, era messo a disposizione di 800 persone. Non mancano però altri colpi di scena che riguardano direttamente i cantanti e i gruppi.

Le follie più incredibili durante le esibizioni

Il pubblico ha sicuramente fatto la sua parte, ma soprattutto chi si è esibito ha contribuito a rendere immortale questo festival. Da Jimi Hendrix che suonò una sorta di protesta contro il governo americano, denunciando anche la guerra in Vietnam – in una esibizione che sfiorò le due ore – a Tim Hardin, che pur avendo suonato due canzoni, si esibì per circa un’ora.

Proprio fuori il palco però in un vero e proprio dietro le quinte di Woodstock, vediamo le difficoltà dell’iconica Janis Joplinaveva fatto un mix di alcol e droghe che non le permise di muoversi da sola per andare verso il palco. La accompagnarono in tre per vederle poi fare una performance strabiliante. Non toccò la stessa sorte ai Grateful Dead, anche loro sotto abuso di droghe a causa del quale, fecero una delle peggiori esibizioni della loro carriera. Gli stessi inoltre ebbero numerosi dissensi con gli organizzatori, poiché richiedevano un pagamento in contanti anticipato.

Curioso come inoltre, moltissimi altri che come tutti speravano di acquistare visibilità, furono misconosciuti. Possono essere citati in questo caso i Creedence Clearwater Revival, esclusi dalle pellicole sotto decisione del loro manager. Questo festival ha indubbiamente lasciato un segno nella storia della musica rock. Forse, non è ancora stato organizzato evento paragonabile a questo, sia per il contesto in cui è nato, sia per le emozioni che ha saputo e saprà regalarci.

 

 

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