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Roger Waters: a chi deve il suo stile compositivo?

Spesso capita di sentirci influenzati dalla musica che ascoltiamo. Specialmente per chi suona uno strumento o scrive testi, è facile riconoscere alcuni tratti tipici degli artisti o delle band che più si preferiscono. Questo accade però, anche tra nomi ben noti come quello di Roger Waters. Il cantautore e cofondatore dei Pink Floyd, afferma infatti di essere stato incoraggiato e di aver tratto ispirazione da altri grandi artisti per la modalità di creazione dei suoi testi.

IL CONTRIBUTO DI ROGER NEI PINK FLOYD

Roger Waters è conosciuto soprattutto per la sua abilità nello scrivere testi profondi dai mille significati: basti pensare ad Another Brick in the Wall che, suddiviso in 3 parti, narra la storia di Pink e del suo muro psicologico i cui mattoni corrispondono alla scoperta della morte del papà in guerra (pt.1), all’opprimente sistema scolastico (pt.2) e al tradimento (pt.3).

In sintesi, ciò che riesce a fare Roger Waters nei Pink Floyd è fondere musica progressiva psichedelica con testi elaborati dal sapore filosofico. Questo mix è stato sacro per la band, che negli anni è riuscita a conquistare un grandissimo pubblico mettendo alla prova i confini musicali con suoni testi sperimentali.

LA PLAYLIST DI ROGER WATERS

Nel 2011, ospite al BBC’s Desert Island Discs, il cantautore rivela le 8 canzoni che porterebbe con sé su un’isola deserta. Nella sua playlist compaiono Neil Young con “Helpless”Chet Baker con “My Funny Valentine”, Leonard Cohen con la sua “Bird on the Wire” e persino Puccini. Ma è proprio grazie a Leonard Cohen, che Waters ricorda gli artisti che gli hanno spianato la strada facendogli credere in un “posto” per il progetto Pink Floyd.

Senza dubbio, quello di Roger è uno stile unico. Ma come lui stesso afferma, due sono stati i nomi che gli hanno permesso di credere nella fusione tra poesia testo musicale: cita infatti Leonard Cohen Bob Dylan. A colpire l’ex membro dei Pink Floyd, è la semplicità con cui certi autori riescono a passare messaggi intensi arrivando dritti al cuore di chi li ascolta. Sottolinea inoltre, la capacità con cui artisti del genere riescano a costruire una melodia che si intensifica, si evolve e ritorna, il tutto in pochi minuti.

E’ ovvio quindi come Roger Waters sia riuscito a diventare uno degli artisti più coinvolgenti degli ultimi decenni. Basandosi su brani musicali come Blowin’ in the Winddi Bob Dylan che rivelano un’immensa capacità compositiva, ha saputo infatti cogliere gli spunti giusti per mantenere in vita classici intramontabili come Wish You Were HereBrain Damage.

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