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Kurt Cobain: quella volta che il tastierista dei Marilyn Manson gli disse di bruciare all’inferno

Pogo, l’ex tastierista dei Marilyn Manson, è un personaggio piuttosto eccentrico che fa parlare molto di sè, a causa delle sue continue dichiarazioni e di parole che, nella maggior parte dei casi, risultano essere spinte da un atteggiamento quantomeno eccentrico. Se In tante occasioni il tastierista in questione è stato accusato per le sue parole che sono state pronunciate certamente al di fuori di un contesto di quotidianità, ha stupito quella volta in cui il musicista, che ha collaborato con Marilyn Manson, ha avuto modo di parlare, in termini prettamente negativi, di Kurt Cobain, che ha fatto la storia della musica con i Nirvana. In effetti, Pogo ha sottolineato che Kurt Cobain era un plagiatore e ha concluso le sue dichiarazioni con parole incredibilmente negative, invitando lo stesso a bruciare all’inferno. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di queste dichiarazioni stesse.

Le dichiarazioni di Pogo su Kurt Cobain

Secondo le dichiarazioni di Pogo, l’ex tastierista dei Marilyn Manson, Kurt Cobain era ed è da definirsi come un vero e proprio plagiatore. I Nirvana hanno dovuto affrontare, nell’ambito della loro carriera, difficoltà relative ad accuse di plagio, Ma certamente non ci si poteva aspettare dichiarazioni simili, soprattutto da parte di un collega artistico di Kurt Cobain. L’ex tastierista dei Marilyn Manson ha definito Kurt Cobain un plagiatore, facendo riferimento a una delle canzoni più celebri della discografia dei Nirvana, Smells Like Teen Spirit.

Il musicista in questione ha paragonato la canzone stessa a Eighties dei Killing Joke, oltre che al brano Godzilla dei Blue Oyster Cult; queste sue dichiarazioni sono poi state fatte seguire da parole addirittura più gravi, attraverso le quali il musicista ha invitato Kurt Cobain a bruciare all’inferno, sottolineando che, se si è ucciso, è perché sapeva di essere un ladro.

Le dichiarazioni di Pogo su Chester Bennington

Le dichiarazioni di Pogo non sono state uniche nel loro genere, dal momento che il musicista, anche in passato, ha avuto modo di parlare di un suo collega, definendolo in termini assolutamente negativi e facendo parlare di sé. In quel caso, il tastierista aveva parlato di Chester Bennington, a seguito del suo suicidio che ha rappresentato una vera e propria tragedia di nell’ambito della storia della musica.

In quel caso, l’ex tastierista dei Marilyn Manson aveva sottolineato che se non sei in grado di gestire la depressione e gli effetti negativi delle droghe nel mondo del rock, semplicemente non dovresti farne parte. Ovviamente, in entrambi i casi, il musicista ha sfruttato un meccanismo mediatico e pubblicitario molto semplice e di impatto certamente negativo, ma il ritorno è stato tutt’altro che felice per lo stesso, che è stato preda di una grande polemica.

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