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Cinque canzoni rock e metal che descrivono amori malati

Sappiamo bene che il rock e il metal sono generi che si prestano tantissimo a descrivere i demoni della società umana. Esplorano i più intimi e a volte anche inquietanti aspetti della psiche degli individui in relazione ad altri individui o alla collettività. Così troviamo anche nell’ambito amoroso diverse sfaccettature. Dalle ballad più delicate che dichiarano amori sinceri e disinteressati, a canzoni inquietanti che dipingono relazioni tossiche o amori malati. Ecco quindi cinque canzoni rock e metal che descrivono “amori” (se così li possiamo chiamare) a dir poco angoscianti.

Canzoni rock e metal su amori malati

Sonata Arctica – The end of this chapter

I Sonata Arctica hanno spesso raccontato l’amore in maniera toccante e a tratti tenera, anche se c’è chi in Shy ad esempio vede la storia di uno stalker. The end of this chapter è un brano inquietante fin dal suo incipit: sentiamo una telefonata di un uomo a una donna con una voce roca, alla fine usa addirittura il francese per dire “Sì, sono io mon amour”. Segue un delirio che a tratti può sembrare la reminiscenza di un amore passato, ma è qualcosa di più.

Avenged Sevenfold – A little piece of heaven

Questo brano è diventato famosissimo per il video ufficiale animato che illustra fin troppo bene il significato del testo. Una vicenda davvero terribile: un uomo uccide la sua fidanzata, abusa del suo cadavere, ma lei poi torna dall’oltretomba e lo uccide. I due si sposano nella morte per sempre, non si può di certo parlare di romanticismo.

The Dillinger Escape Plan – One of us is the killer

Ci sono tantissime canzoni che parlano di un cuore spezzato, e sappiamo che gli amori malati si manifestano soprattutto quando una persona viene lasciata. Questa band statunitense molto particolare descrive la sofferenza dopo una rottura affermando però che uno dei due è l’assassino e dopo aver ucciso non sopravviverà. Non lascia molto spazio all’immaginazione.

Slipknot – Iowa

Tu appartieni a me, ti ucciderò per amarti”. Così recita questa canzone degli Slipknot, descrivendo un concetto tremendamente sbagliato nei rapporti e che appartiene a relazioni tossiche; ovvero pensare che l’altro ci appartenga. In certi casi si arriva addirittura a pensare di ucciderlo per possederlo ancora di più.

Slipknot – Prosthetics

Secondo brano degli Slipknot in questa lista, perché in realtà la loro discografia si presta molto bene al tema. Questo testo parla di stalking e racconta di un rapimento di un uomo a danni di una donna. Si ispira al film del 1965 The Collector.

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