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Axl rose: “Ecco chi è l artista che mi ha ispirato di più”

Nella storia della musica, sono intercorsi alcuni tra i nomi più altisonanti del panorama socioculturale moderno. Leggende come Axl Rose e Freddie Mercury che, non solo sono stati la colonna portante della corrente artistica a cui appartenevano, ma che; soprattutto, sono riusciti ad ammirare gli eroi che li avevano spinti a dare il meglio nella musica anche dopo essere saliti sulla vetta delle loro carriere. Il frontman dei Guns N’ Roses, ha compiuto di recente cinquantotto anni.

Per l’occasione, ha rilasciato un’intervista, nella quale si è aperto attraverso un elevato apporto emotivo, riguardo la sua più grande fonte d’ispirazione. Parliamo proprio di Freddie Mercury e dell’impatto che, il leader dei Queen, ha avuto sull’infanzia del mitico cantante di successi senza tempo come Welcome To The Jungle e Paradise City. Riferendosi all’iconico Frontman dei Queen, un Axl Rose saturo d’orgoglio ha detto: “È stato il miglior maestro di vita che avrei potuto desiderare”. Prima di consacrare la sua carriera, Freddie Mercury trovò ispirazione in un altro astro della musica, anch’egli morto, purtroppo, troppo prematuramente.

Le parole di Axl Rose sulla musica dei Queen

Successivamente, la voce dei Guns N’Roses ha espresso il suo giudizio sui Queen, rivelando i motivi che si celano dietro la profonda ammirazione che, Rose, reca nella storica band inglese: “Credo sia molto semplice in realtà. I Queen sono la migliore band che sia mai esistita, con il più grande frontman di sempre. Sono stati gli unici ad abbracciare così tanti stili musicali senza mai perdere il loro immenso carattere. Se da bambino non mi fossi aggrappato ai testi di Freddie Mercury, adesso non saprei che fine avrei fatto.

“Mi ha istruito su tutte le forme esistenti di musica – ha continuato – mi ha aperto la mente. Non  ho mai avuto un maestro più grande in tutta la mia vita”. Ovviamente Axl è stato tra le superstar ad esibirsi in occasione del concerto tributo per Freddie Mercury tenutosi il 20 aprile del 1992 a Wembey.

Al Concert For Life, il cantante dei Guns N’Roses ha prestato la voce in We Will Rock You; per poi unirsi ai tre membri sopravvissuti dei Queen, Brian May, John Deacon e Roger Taylor, insieme ad Elton John per uno struggente arrangiamento di Bohemian Rhapsody. Si tratta, senza ombra di dubbio, di uno dei punti più alti nella storia del Rock.

Chi era l’idolo di Freddie Mercury?

In precedenza, abbiamo citato un immenso artista che, lo stesso Mercury, ha seguito per anni ai suoi concerti, assistendo alle esibizioni di questa iconica star ogni volta che poteva. Quando Freddie era ancora Farrokh Bulsara, studente di arte e design; nonché aspirante musicista, all’Ealing Art College, al tramonto degli anni ’60; egli custodiva gelosamente una foto del funambolico eroe della sei corde Jimi Hendrix, sullo spigolo dello specchio della sua camera da letto, come fonte d’ispirazione.

Sembrerebbe, addirittura, che Freddie in origine volesse seguire le orme di Hendrix e diventare un chitarrista. Il leggendario Frontman dei Queen, avrebbe demorso rendendosi conto di non essere propenso allo strumento, dedicandosi al piano. Passarono molti anni e, nel corso di un’intervista, Freddie Mercury disse: “Jimi Hendrix era un uomo meraviglioso, un esibizionista nato e un musicista devoto. Avrei percorso il paese in lungo e in largo per assistere alle sue esibizioni e, per un periodo l’ho fatto. Jimi Hendrix aveva tutto ciò che una vera Rockstar dovrebbe avere. Uno stile e una presenza inequiparabili”.

Sappiamo che Jimi si spense tragicamente nel 1970. Poco tempo dopo, Freddie Mercury sarebbe entrato negli Smile e avrebbe intrapreso la sua scalata verso l’immortalità. Leggendo queste parole, sovverrebbe spontaneo pensare a quanto sarebbe stato meraviglioso se due tra le più brillanti figure nella storia della musica moderna si fossero incontrate.

 

 

 

 

 

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