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Il fenomeno del backmasking e i segreti nelle canzoni del rock ascoltate al contrario

Il Backmasking o talvolta backward masking, è una tecnica di registrazione in un cui un suono, o un messaggio, viene registrato al contrario. Ci sono tantissimi esempi di backmasking nella storia della musica, ma come è nato questo fenomeno? E quando?

Che cos’è il backmasking: Thomas Edison e l’invenzione del grammofono

Nel 1878 l’inventore e imprenditore statunitense Thomas Edison si rese conto che ruotando all’indietro i cilindri del grammofono, da lui inventato un anno prima, poteva ascoltare una canzone al contrario. L’inventore, esattamente 141 anni fa, notò un aspetto piuttosto curioso: “Molto spesso la canzone resta armoniosa, producendo un effetto piacevole e delicato, sebbene sia completamente diversa dall’originale.”

I Beatles, i pionieri del backmasking

Il fenomeno esplose presto nel mondo della musica: i Beatles furono i primi ad imbattersi in questa particolare tecnica di registrazione. L’incipit della canzone Revolution #9, brano di musica sperimentale presente nel celeberrimo “White Album”, ascoltato al contrario recita : “Turn me on deadman” (eccitami uomo morto).

Chiaro è il riferimento alla morte di Paul McCartney: il numero nove fa infatti riferimento sia alla somma delle lettere che compongono il cognome di Paul, sia al giorno della sua ipotetica morte, avvenuta il 9 Novembre 1966. La band inglese ha poi continuato per anni a puntare sul backmasking, diffondendo indizi sempre diversi nei loro testi.

Il backmasking dei Led Zeppelin e dei Queen

I Beatles non furono gli unici a sbizzarrirsi con questa tecnica: dai Queen ai Led Zeppelin fino ad arrivare ai Judas Priest e gli Eagles, furono in molti a seguire la scia della band di Liverpool.

Molti artisti e band heavy metal-hard rock iniziarono ad usare la tecnica del backmasking per nascondere frasi “sataniche”, o che comunque inneggiavano all’uso di droghe e alcool. Tra i casi più celebri troviamo “Stairway to Heaven”, il brano dei Led Zeppelin nasconderebbe le frasi “Ecco il mio dolce Satana”- “Devo vivere per Satana”. Un altro interessante esempio è il motivetto di Another One Bites The Dust” dei Queen che, se ascoltato al contrario, diventa “Start to smoke marijuana”.

Il backmasking made in Italy firmato Franco Battiato

Anche in Italia c’è chi si è divertito sperimentando il backmasking: il Maestro Franco Battiato. Una frase presente nella canzone “Shock in my town”, ascoltata alla rovescia recita: “Di aminoacidi… Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani… Di aminoacidi.”

Empty Spaces, il brano enigmatico dei Pink Floyd

Un altro esempio lampante di backmasking è il brano Empty Spaces. Ascoltando al contrario il brano dei Pink Floyd, contenuto nell’album The Wall, ci si può imbattere in questo messaggio nascosto:

“Congratulations. You have just discovered the secret message. Please send your answer to Old Pink, care of the Funny Farm, Chalfont.” (Congratulazioni. Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per piacere, invia la tua risposta al Vecchio Pink, presso la Funny Farm, a Chalfont.)

Il messaggio, un po’ ironico, è un chiaro riferimento a Syd Barrett (“il vecchio pink”) ex leader del gruppo rock-psichedelico britannico. Roger Keith Syd Barrett fu allontanato dal gruppo a causa dei suoi problemi di salute mentale, causati dalla massiccia e prolungata assunzione di droghe.“Funny Farm”, infatti, non è altro che un termine dello slang inglese per indicare gli ospedali psichiatrici.

Nonostante le innumerevoli teorie, complottistiche e non, non è stato ancora scientificamente provato che il nostro cervello possa percepire inconsciamente un messaggio subliminale nato da versi in backmasking. Irucis orevvad omais en am?

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