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Beatles, Paul McCartney : “la band non si è sciolta per colpa di una donna”

Ciò che si cela dietro lo scioglimento dei Beatles risulta, ancora, oggi, incredibilmente misterioso. Si tratta di una questione leggendaria, tra le più indagate nella storia del Rock. Era l’aprile del 1970; l’annuncio fu letteralmente traumatico, inspiegabile. Un fulmine a ciel sereno distrusse definitivamente il misticismo che aleggiava intorno alla band. L’epilogo dei Beatles segnò la fine dell’era fiabesca degli anni ’60, sulla quale, i Fab Four, esercitarono egemonia assoluta.

Sono passati cinquant’anni e, all’epoca le notizie tendevano a scarseggiare. Ciò che aveva spinto i Beatles a prendere una decisione così drastica, quindi, risultò difficile da comprendere, vista la coesione millantata nel corso delle poche interviste rilasciate dai membri del gruppo. I Fab Four avevano pubblicato da poco Abbey Road e, avevano in cantiere, l’uscita di quello che, per forza di cose, si rivelò il loro album postumo; ovvero Let It Be.

Il senno di poi, ci porta a pensare che, questi, non fossero assolutamente dischi di poco conto; in un clima così critico, addossare gran parte delle colpe a Yoko Ono, sembrò la strada meno tortuosa. Accusata di ogni infamia, la figura di John Lennon si vide particolarmente sminuita dall’onnipresenza della moglie durante le sessioni d’incisione. Lennon pendeva dalle sue labbra, tant’è che Yoko fu l’unica donna apparsa nelle pubblicazioni ufficiali dei Beatles.

Le cause dello scioglimento dei Beatles

Sebbene John Lennon abbia subito forti cambiamenti dopo il suo incontro con Yoko Ono, questo sembrerebbe essere stato una liberazione, per lui e, un’ opportunità per i Beatles. Provare per la prima volta nella sua vita le sensazioni del grande amore, gli permise, insieme alla visuale avanguardistica della consorte, di consacrare la propria vita all’arte. Il suo travolgente rapporto amoroso gli permise di amplificare l’impatto che aveva sul mondo e; nonostante ciò l’abbia, definitivamente allontanato dalla band, gli ha fornito un ampio spettro visivo sulla sua carriera solista.

Tra l’altro, è ormai risaputo che il clima respirato negli ultimi tempi all’interno del gruppo fosse già, di per sé, inviso. Questo a causa del sempre più forte disinteressamento di George Harrison nei confronti delle vicende della band. Il chitarrista, sempre più coinvolto dal cammino spirituale intrapreso col maestro Ravi Shankar, era stanco dell’oppressione dispotica pendente sui Beatles, ad opera di Paul McCartney; vedendo in artisti come Bob Dylan ed Eric Clapton, vie d’espressione sicuramente più libere dalle inibizioni messe in atto dagli atteggiamenti di McCartney.

Nel documentario Let It Be, alcune scene, salvate per onestà intellettuale, mostrano i litigi costanti tra George Harrison e Paul McCartney. Le circostanze traboccarono definitivamente quando Harrison rispose adirato alle controverse richieste di McCartney.  I membri della band avevano intrapreso percorsi individuali molto differenti gli uni dagli altri, che separarono irrimediabilmente i Beatles.

Paul McCartney si scusa con Yoko Ono

Nel corso di un’intervista rilasciata per Al-Jazeera, Paul McCartney si scusò pubblicamente con Yoko Ono, sfatando dopo oltre quarant’anni d’agonia mediatica, quel mito che aveva imperversato pesantemente sulla vita dell’artista nipponica. Nel 2019, Yoko Ono ha ringraziato McCartney, rivelando di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalle sue scuse; sebbene queste, siano arrivate molto tardi. Yoko Ono ha dichiarato di aver compreso la posizione dell’ex bassista dei Beatles e di quanto possa essere difficile portare determinate verità alla luce.

 

 

 

 

 

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