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Le canzoni rock nate da eventi tristi realmente accaduti

La musica può assolvere a moltissime funzioni diverse, ed è per questo che è uno dei linguaggi e delle forme di comunicazione più potenti che esistano. A volte con la sua melodia riesce a consolare, altre volte permette di sfogare le proprie ansie e frustrazioni. Altre volte ancora si fa portavoce di valori fondamentali o fissa nell’eternità fatti veramente accaduti che – seppur tristi – devono essere ricordati. Scopriamo quindi oggi le canzoni rock che parlano o sono ispirate a fatti realmente avvenuti.

ERIC CLAPTON, TEARS IN HEAVEN, 1992

Al primo posto di questa breve classifica su alcune delle canzoni rock più importanti per commemorare il passato troviamo Tears in Heaven di Eric Clapton. La ballad pubblicata nel 1992 è dedicata infatti al figlio del chitarrista, Conor, avuto con la showgirl italiana Lory del Santo. L’argomento della canzone è altamente drammatico e straziante dato che il piccolo morì a soli 4 anni, cadendo da un grattacielo di New York nel 1991.

Nel 2004 a seguito dello Tsunami che colpì la Thailandia, Tears in Heaven venne dedicata anche alle vittime della catastrofe naturale. Per l’occasione fu cantata da vari artisti e rockstar, tra i quali Ozzy Osbourne, Phil Collins, Elton John, Ringo Starr, Steven Tyler e Slash.

THE VELVET UNDERGROUND, CANDY SAYS, 1969

Al secondo posto di questa breve classifica sui brani rock ispirati a storie realmente accadute troviamo Candy Says, pubblicata dai Velvet Underground nel 1969 all’interno dell’album omonimo. Il pezzo racconta la triste e malinconia storia di Candy Darling, transessuale e figura di punta della Factory di Andy Warhol. Candy scomparve di cancro a causa delle iniezioni di ormoni femminili a cui si sottoponeva.

Stando alle parole di Lou Reed la canzone, oltre che esprimere i sentimenti di Candy, parla anche di “un sentimento universale di inadeguatezza che penso ognuno di noi abbia provato almeno una volta nella vita. Ci guardiamo allo specchio e non ci piace quello che vediamo…non conosco una sola persona che non si sia mai sentita così”.

U2, SUNDAY BLOODY SUNDAY, 1983

Sunday Bloody Sunday è un brano della band irlandese degli U2, scritto dal frontman Bono Vox. Ad ispirare la canzone del 1983 è stato un fatto realmente accaduto il 30 Gennaio del 1972, ovvero la cosiddetta Domenica di Sangue. Quel giorno nella città nord irlandese di Derry l’esercito del Regno Unito sparò su una folla di persone che stavano partecipando ad una manifestazione. Il bilancio del sanguinoso evento fu di quattordici vittime, tra i civili disarmati.

All’epoca del Bloody Sunday, Bono Vox aveva solo 11 anni ma – a distanza di poco più di un decennio – il ricordo di quell’episodio gli ispirò il grande successo Sunday Bloody Sunday.

PEARL JAM, LOVE BOAT CAPTAIN, 2002

All’ultimo posto di questa breve classifica sui brani rock ispirati a eventi tristi realmente accaduti troviamo Love Boat Captain, pubblicata dai Pearl Jam nel 2002. Il singolo estratto dall’album Riot Act si riferisce alla tragedia del Roskilde di due anni prima. “Lost nine friends we’ll never know […] two years ago today” canta infatti Eddie Vedder.

Nel 2000 infatti durante un concerto dei Pearl Jam nella località danese nove ragazzi – tra i 17 e i 26 anni – persero la vita proprio di fronte al palco. Durante il live show di Eddie Vedder e soci la folla che si trovava in fondo all’arena iniziò a spingere verso il centro ma, a causa delle pessime condizioni atmosferiche, il terreno era estremamente scivoloso e fangoso. Molte persone persero l’equilibrio e caddero a terra e ben nove di loro vennero calpestate dall’immensa folla che si spostava in direzione della band.

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