R3M

I cinque chitarristi più sottovalutati di tutti i tempi

Nel mondo del Rock, la figura del chitarrista è stata mistificata all’ennesima potenza. Strumentisti capaci, talvolta, di mettere in ombra gli stessi frontman delle band in cui militano attraverso tecnicismi eclettici ed esibizioni incendiarie. Nel corso degli anni, diversi chitarristi hanno contribuito alla mitizzazione del loro ruolo all’interno delle band. Personalità esplosive che impugnano strumenti dalle forme sinuose, mai fuori luogo. Il progredire della scena musicale, ha portato alla rivoluzione dei propri canoni sonori, accendendo riflettori  sempre più abbaglianti sui chitarristi e sugli strumenti con cui gli è possibile consacrarsi all’eterno.

Dall’esplosività rude e aggressiva di Pete Townshend alla sensualità della chitarra di Eric Clapton, fino ai muri del suono di Jimi Hendrix e ai viaggi mentali di David Gilmour. La chitarra, insieme ai suoi fautori, ha contribuito alla crescita ed all’impatto della musica Rock sul panorama socioculturale moderno. Le medaglie però, si sa, hanno sempre due facce. Mentre alcuni grandi nomi della musica, attraverso falcate decise e, senz’altro, audaci, sono riusciti a diventare capostipiti di un genere; altri sono rimasti avvolti in un’ombra assolutamente immeritata. In questa classifica, abbiamo raccolto alcuni di quelli che, secondo noi, sono chitarristi validissimi a cui, purtroppo, non vengono riconosciuti i crediti adatti.

5) Linsdey Buckingham – Fleetwood Mac

Linsdey Buckingham non è solo l’autore di ogni singola traccia di chitarra nella discografia dei migliori anni dei Fleetwood Mac, egli, infatti ha scritto alcuni dei loro più grandi successi. Sfortunatamente, il carisma di Linsdey Buckingham come chitarrista e autore, è stato nascosto dalla propensione della band a dividersi e screziarsi.

4) Chris Shiflett – Foo Fighters

In pochi sono realmente a conoscenza del contributo immenso di Chris Shiflett sulla scena Punk moderna e della sua militanza nei No Use For A Name e nel supergruppo di cover Me First And The Gimme Gimmes. In molti, invece, conoscono il suo talento grazie alla sua permanenza nei Foo Fighters, in cui ha raggiunto, sostanzialmente, il punto più alto della sua carriera. Sebbene sia un chitarrista affermato sul panorama, sembrerebbe non ricevere il successo e la stima assolutamente meritate.

3) J Mascis – Dinosaur Jr.

Sebbene riceva spesso gli encomi dei fan e dei suoi colleghi, il nome di J Mascis non è mai, come invece sarebbe giusto, stato affiancato a quello di altre leggende della chitarra della sua epoca. Il chitarrista che, si trova all’ 86° posizione nella classifica dei 100 migliori chitarristi di tutti i tempi stilata dal magazine Rolling Stone, è conosciuto, principalmente, per le sue doti canore e per l’opera di autore che ha offerto ai Dinosaur Jr. La forza e l’energia nello stile di Mascis forniscono un lustro non indifferente in ogni brano della band, risultandone la chiave.

2) Alex Lifeson – Rush

I Rush sono stati un gruppo in cui tecnica ed eclettismo svettavano a livelli altissimi. Ciò nonostante, questo fattore, ha per certi versi, condannato la carriera di Alex Lifeson e il giudizio delle persone nei suoi confronti. La stampa e i milioni di fan della band si sono sempre concentrati sui virtuosismi del cantante e bassista Geddy Lee e nelle doti innate del compianto genio di Neil Peart, a discapito di Riff meravigliosi e, sicuramente, difficili da realizzare, di cui l’opera di Lifeson si compone, così come il caratteristico sound dei Rush.

1) Frank Zappa

La maggior parte dei chitarristi che, nel corso degli anni, sono stati pesantemente sottovalutati; si sono ritrovati nell’ombra a causa delle carriere immense dei gruppi nei quali hanno prestato il proprio talento. Nel caso di Frank Zappa, però, il discorso cambia e, per certi versi, sembra particolarmente paradossale. Possiamo affermare, infatti, che Frank Zappa sia stato vittima delle sue stesse doti. Uno sperimentalista immenso, capace di ipnotizzare il pubblico e di entrare nel mito grazie ad una vena compositiva innata e mostruosamente fervida. Alla luce dei fatti, le attitudini tecniche di Frank Zappa vengono, spesso, messe in secondo piano, soprattutto al di fuori della comunità chitarristica internazionale capace di attribuire al musicista, il giudizio corretto, definendolo un capostipite della chitarra moderna.

 

 

 

 

 

Articoli correlati

Condividi