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David Gilmour: “il futuro dei Pink Floyd è nella canzone Sorrow”

David Gilmour ha predetto il futuro dei Pink Floyd. Andiamoci piano, ha parlato del pezzo Sorrow come il vero e proprio futuro dei Pink Floyd dal punto di vista musicale. In realtà, Sorrow non è un pezzo inedito, bensì una riedizione che il gruppo ha fatto in occasione del lancio del nuovo album previsto per il 13 dicembre 2019. Anche in questo caso, meglio andarci cauti dal momento che non si tratta di un nuovo album di inediti, ma di una raccolta intitolata The Late Years. La raccolta includerà tutti i lavori della band prog e art-rock dal 1987 in poi e, per l’occasione, Gilmour ha rilasciato una nuova versione remixata di Sorrow.

Il periodo di nascita di Sorrow

David Gilmour ha ricordato come l’esperienza di scrivere la canzone Sorrow nel 1987 lo avesse convinto di essere “a fuoco” riguardo il progetto dei Pink Floyd anche senza Roger Waters. Ricordiamo che il talentuoso bassista aveva lasciato la band in un clima davvero rovente nel 1985 (ritornando solo per il Live8 nel 2005). Gilmour scrisse la canzone, la tredicesima dell’album A Momentary Lapse of Reason, ben consapevole che solo lui e Nick Mason, lo storico batterista, avrebbero scritto i brani. Nonostante ciò, il brano fu impreziosito dall’ex tastierista del gruppo Richard Wright (cacciato anni prima da Waters).

Le ammissioni di David Gilmour

Il Nostro ha ammesso durante il podcast su Spotify The Lost Art of Conversation: “Avevo lavorato per diverso tempo in studio su una serie di canzoni. Ma quello che sarebbe successo sarebbe rimasto nell’aria per molto tempo mentre Roger decideva se stava andando a sc***re nell’etere e cosa avremmo fatto noi… Cominciai a scrivere e sperare che le cose [potessero] progredire in qualcosa di interessante. È stato un momento allarmante. È una cosa abbastanza difficile continuare a fare qualcosa del genere con Roger che se ne era andato, un grande talento e il nostro paroliere primario. Quindi è stato difficile.

I problemi legali dopo The Final Cut
Eravamo nel mezzo di una causa legale e, tra ogni piccola cosa che stavo facendo e l’altra, ero al telefono con gli avvocati. Quella cosa mi stava solo divorando e stava spedendo noi e il nostro tempo. Se avessimo messo insieme un disco [senza essere sotto il nome Pink Floyd], un’etichetta probabilmente lo avrebbe distribuito, purché fosse buono. Ora questa nuova Sorrow è il simbolo dei Pink Floyd per il futuro“. Queste sono state le parole di Gilmour il quale si concentrò sul fatto che avesse cercato di andare avanti anche nella carriera solista con una certa difficoltà.

La genesi di Sorrow

Il chitarrista dei Pink Floyd ha ricordato i momenti in cui gli venne in mente tutta la lirica e la melodia di Sorrow. Ha ammesso che gli venne in mente quasi dal nulla, come per magia, scrivendo subito 5 versi di un pezzo senza arrangiamento. Notò che era qualcosa che non gli era mai accaduto prima. Le parole non gli erano mai venute prima dell’arrangiamento musicale e fu estremamente felice di questa scelta. Finalmente c’era un contesto nuovo dei Pink Floyd senza la presenza, spesso ingombrante, del bassista Roger Waters.

La casa galleggiante Astoria

Il batterista Nick Mason ha ricordato un elemento davvero particolare sulla genesi di Sorrow. Pare infatti che venne praticamente composta al 99% sulla casa galleggiante Astoria, di proprietà di David Gilmour. Si tratta di una vera e propria casa galleggiante attrezzata come una sala di registrazione e venne acquistata dal chitarrista nel 1986. Il brano non venne però registrato tutto nella casa Astoria. L’assolo alla fine di Sorrow venne registrato invece su una barca usando un piccolo amplificatore.

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