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I 5 cantanti più sottovalutati nella storia del rock

Il rock e la musica in generale hanno saputo, nel corso degli anni, come consacrare più volte le storie, le voci e i volti di molti cantanti e musicisti. Riconoscimenti talmente prestigiosi da creare aneddoti leggendari, ad un passo dall’idolatria più spudorata.

È pur vero, però, che più volte abbiamo ritrovato interpretazioni commoventi o tecnicamente eclettiche passare in secondo piano per una serie di fattori, per lo più sconosciuti. Il punto è che,altrettanto spesso, scorgiamo diamanti tra il carbone che avrebbero potuto trovare un rilievo non indifferente nella storia della musica con una certa facilità, meravigliandoci di come possa non esser stato possibile.

5) Geddy Lee dei Rush

Il fatto che, presi singolarmente, i membri dei Rush non riescano mai a trovare un posto meritato nell’Olimpo delle leggende del rock è, di per sé, un crimine. Geddy Lee, in particolare, presenta, oltre ad un’ottima tecnica al basso, accompagnata da un senso artistico strabiliante; una voce meravigliosa, con un range particolarmente esteso e un falsetto tagliente che da i brividi fin dal primo ascolto. Nonostante i Rush siano presenti nell’annovero dei migliori gruppi di sempre, i membri della band non hanno quasi mai avuto i riconoscimenti appropriati.

4) Joe Walsh degli Eagles

Nonostante si tratti di uno dei musicisti più riconosciuti nel panorama musicale, Joe Walsh degli Eagles non ha mai riscontrato il consenso che merita come cantante. La ricchezza vocale di Joe Walsh, non è necessariamente rara in senso stretto, risulta semplicemente perfetta per lui, rendendolo adeguato a qualsiasi circostanza nella quale si cimenti. In ogni caso, parliamo di una voce già potente di suo che, negli ultimi anni, è anche particolarmente migliorata.

3) Glenn Hughes

Una persona straordinaria, versatile e professionale veramente come pochi. Glenn Hughes, dimostra in qualsiasi circostanza, dal periodo coi Black Sabbath a quello coi Deep Purple di essere, non solo un musicista straordinario, ma anche un cantante fuori dal comune. Una voce potentissima che, negli anni, non ha perso colpi e che, per la sua impeccabilità, meriterebbe riconoscimenti ben maggiori rendendo, quindi, inimmaginabile come, un artista del suo calibro non si ritrovi tra i migliori cantanti del panorama musicale mondiale. Per fortuna, sappiamo che è stato indotto nella Rock n’ roll Hall of Fame nel 2016 accanto ai Deep Purple.

2) Ronnie James Dio

L’opera di Ronnie James Dio è immensa. Un artista completo, istrionico ed estremamente carismatico, in grado di tirare fuori il meglio da sé stesso e dalle band in cui ha militato; siamo di fronte ad una vera e propria leggenda dell’ heavy metal. Un interprete immenso che ha saputo migliorare i Black Sabbath quando già si gridava alla leggenda. Il suo stile, migliorato negli anni e il suo modo perfetto e coinvolgente di tenere il palco, hanno reso Ronnie James Dio un gigante della musica mondiale. È uno scempio che non sia stato ancora riconosciuto nella Hall of Fame.

1) Ian Gillan

Punto di svolta per i Deep Purple, la consacrazione di questa band tra le leggende grazie al carisma e ai rapporti musicali manifestati sul palco,scissi dalle turbolenze nella vita privata. Un falsetto unico nel suo genere caratterizza la voce di Ian Gillan, in “Child in Time”, il cantante da libero sfogo all’ ecclettismo vocale che lo caratterizza in un’interpretazione struggente e tecnicamente perfetta. Ciò nonostante, la voce più potente del rock’n roll non ha mai ritrovato un valido riconoscimento tra i cantanti della scena per il suo contributo nella storia della musica e della cultura mondiale.

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