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Judas Priest, Rob Halford e i messaggi subliminali nelle loro canzoni

Il cantante dei Judas Priest, Rob Halford dice che ancora non sa perché lui ed i suoi compagni di band siano stati sottoposti a un processo per messaggi subliminali a Reno, in Nevada, più di tre decenni fa. Nell’agosto 1990, un giudice ha stabilito che la band non era responsabile per la morte di due giovani che hanno citato la musica del gruppo come il motivo per cui si sono tolti la vita.

Il suicidio di Ray Belknap

Tutto iniziò poco prima del Natale del 1985, quando il diciannovenne James Vance vide il suo migliore amico Ray Belknap spararsi con un fucile calibro 12 in un cimitero fuori Reno, in Nevada. Vance fece lo stesso poco dopo riuscendo a sopravvivere, ma rimanendo gravemente sfigurato. Vance in seguito ha affermato che le sue azioni erano state influenzate dalla musica heavy metal dei Judas Priest, cosa che spinse la sua famiglia a citare in giudizio la band.

I messaggi subliminali in “Better By You, Better Than Me”

L’accusa affermò che le canzoni dell’album “Stained Class” dei Judas Priest contenevano messaggi che, se riprodotti al contrario, dicevano “prova il suicidio” e “proviamo a morire“. Gli avvocati nello specifico dissero che era stata la canzone “Better By You, Better Than Me” con il suo comando subliminale “fallo, fallo, fallo” ad aver spinto i due ragazzi a suicidarsi.

Vance infatti disse agli avvocati che lui e Belknap stavano ascoltando i Judas Priest quando “all’improvviso abbiamo ricevuto un messaggio di suicidio e ci siamo stancati della vita”. “Gruppi come i Judas Priest affliggono gli adolescenti alienati”, ha sostenuto l’avvocato di Belknaps. “I membri del club di scacchi, le squadre di matematica e scienze non ascoltano queste cose. Sono gli abbandonati, i tossicodipendenti e gli alcolisti a farlo. Quindi la nostra tesi è che hai il dovere di essere più cauto quando hai a che fare con un popolazione sensibile a questa roba.”.

Judas Priest presi di mira

Rob Halford ha ricordato processo di Reno mentre promuoveva la sua autobiografia recentemente pubblicata, “Confess”, in un’intervista rilasciata a Metro nel Regno Unito. Alla domanda sul perché la band sia stata accusata di aver fatto il lavaggio del cervello ai suoi fan spingendoli al suicido, Rob ha risposto: “Ancora non lo so fino ad oggi. Siamo stati presi di mira. Due ragazzi si erano suicidati a Reno e un gruppo di persone, sostenuti da persone che erano contro la musica heavy metal, dicevamo che stavamo scrivendo canzoni che se ascoltate in un certo modo ti facevano ammazzare. Era folle. Siamo andati in tribunale in America e affrontato il problema.”.

Judas Priest “portarono” Frank Sinatra in tribunale

Alla domanda su come lui e i suoi compagni di band abbiano smascherato l’esistenza di messaggi nascosti nelle loro canzoni, Rob ha detto: “L’accusa ha detto che se suonavi l’album al contrario, avresti ricevuto messaggi. Allora abbiamo preso alcuni album di Frank Sinatra, li abbiamo riprodotti all’indietro in hotel e questi messaggi insoliti hanno iniziato ad apparire. Uno era: “Le ho dato una menta piperita”. È stato ridicolo. Li ho fatti ascoltare al giudice, che era un mormone molto conservatore, e quando ha ascoltato è rimasto sorpreso. È stato un episodio straordinario!”.

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