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Le 10 “Sex Songs” dei Led Zeppelin

Fermi fermi voi, vi vediamo già che pigiate nelle tastiere dei vostri PC o dei vostri cellulari pronti a scrivere insulti. Cosa state dicendo, i Led Zeppelin non hanno mai scritto d’amore” eccetera. E invece non è vero. In questa classifica, un po’ più leggera, vi vogliamo elencare le 10 canzoni dei Led Zeppelin che parlano d’amore, di sesso, di relazioni sentimentali, di erotismo, quello che volete insomma. Ed è una classifica personale e non in ordine di pesantezza, sottolineiamo, concedeteci anche qualche traduzione con licenza poetica.

10 – The Wanton Song

Il pezzo è tratto da Physical Graffiti del 1975 e immediatamente vi ricorderete il riff di chitarra iniziale. Si tratta della canzone sentimentale forse meno spinta e più sottile della band. Quello che merita una menzione speciale (oltre all’arrangiamento splendido, ma ormai è cosa nota) è una parte del testo, quando Robert Plant canta: “Donna silenziosa nella notte, sei arrivata / Hai preso il mio seme dal mio corpo tremante”. Interpretazioni?

9 – The Rain Song

L’album Houses of the Holy del 1973 presenta The Rain Song, traccia piena d’archi e traccia più soave del resto della discografia dei Led. Potrete sentire un Plant dolce e poetico che canta: “Questa è la primavera del mio amore / La seconda stagione che devo conoscere. Sei la luce del sole nella mia crescita / prima ho sentito così poco calore”.

8 – Trampled Under Foot

Canzone piena di allusioni e con un Plant nelle insolite vesti locali di un benzinaio un po’ particolare e furbetto. Dietro un arrangiamento hard rock, il frontman canta: “Piccola posso lavorare tutta la notte / credimi che ho gli strumenti perfetti”. Un po’ furbetto sto benzinaio…

7 – Sick Again

Atmosfera ancora hard rock per Sick Again ma leggermente più sinistra ed insistente, molto poco soft, romantica o gentile. A partire dalle righe “Piccola devo dirtelo, sono quello che vuoi / e tutti sanno che sono il solo di cui hai bisogno, sì”.

6 – You Shook Me

Il primo album di debutto dei Led Zeppelin (omonimo del 1969) ha svariate perle, tra cui questa. Basta anche il ritornello, semplice e diretto, con un arrangiamento puramente anni Sessanta in soft rock n’roll. La parte più “sessuale” è: “Sai che mi hai scosso / Mi hai scosso tutta la notte”.

5 – Custard Pie

Ancora Physical Graffiti in classifica? Ebbene sì, la loro libido sembra quasi tutta concentrata in questo disco. Ma, in fondo, basta leggere il titolo. Custard Pie è un modo di dire inglese che si riferisce allo specifico atto sessuale, unita all’espressione “scaricare il sacco fuori dalla porta”. Altro modo di dire, anzi, un consiglio: non mettere incinta la ragazza.

4 – The Lemon Song

Metafora del limone? Presente. Ci concentriamo solamente sulla seguente parte (anche piuttosto straniante): “Spremimi piccola, fino a quando il succo mi scorre lungo la gamba / Il modo in cui mi spremi il limone, cadrò dal letto.”

3 – Candy Store Rock

Cosa diavolo c’entra il negozio di caramelle? È una metafora, ovviamente. Si tratta di una delle canzoni preferite da Robert Plant e contenuta in Presence del 1976. E ci sembra anche piuttosto eloquente il Nostro quando canta “Mi piace il tuo miele e sicuramente mi piace / Ho il mio cucchiaio dentro il tuo barattolo”. Come dire “puccia il biscotto”.

2 – Black Dog

Direttamente in Top 2 eccolo uno dei pezzi più famosi. Eppure, nella parte finale di questa canzone così energica, esce tutto il Robert Plant più umano. In particolare quando dice: “Ho bisogno di una donna che mi tenga per mano / e che non dica bugie, che mi renda un uomo felice”.

1 – Whole Lotta Love

Poteva mancare? No. E non vi diciamo altro. C’è scritto LOVE nel titolo.

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