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Tony Iommi parla del rapporto tra i Black Sabbath e il satanismo

Il 13 febbraio del 1970 i Black Sabbath pubblicarono il loro primo album intitolato proprio “Black Sabbath”, creando quello che da molti è stato considerato il “big bang” che ha dato origine all’heavy metal.

Le prime difficoltà nell’incisione dell’album “Black Sabbath”

Il gruppo un tempo guidato da Ozzy Osbourne ha sofferto non poco nella lavorazione di questo loro primo album, essendo abituati a suonare le loro canzoni dal vivo e non in studio.

Nonostante le difficoltà la loro maturità artistica ebbe la meglio. Il sound presente in questo disco è una miscela di psichedelia oscura e heavy metal, il tutto condito da ritmi lenti ed inquietanti. I Black Sabbath propongono un nuovo immaginario collettivo fatto di simboli oscuri e non convenzionali.Probabilmente proprio queste tematiche extra-musicali incentrate sull’oscurità e il mistero hanno attirato le dure critiche, fino al punto di “guadagnarsi” l’etichetta di satanisti.

Tony Iommi parla delle accuse di satanismo ai Black Sabbath

In un’intervista rilasciata di recente al magazine Metal Hammer il chitarrista dei Black Sabbath, Tony Iommi, è tornato sull’argomento “satanismo”, ripercorrendo quei momenti difficili.

L’eccitazione iniziale per l’uscita di quel primo album andò pian piano a scemare quando iniziarono a piovere le prime critiche. “ Leggere quelle recensioni non è stato affatto d’aiuto” – ha dichiarato Iommi – Qualcuno disse che l’album non era piaciuto a nessuno praticamente”. Il chitarrista e fondatore dei Black Sabbath ha però dichiarato che essere definiti come “band satanista”, sotto un certo punto di vista, fu d’aiuto:

“Ad un certo punto nessuno sapeva più nulla sul nostro conto, smettemmo di rilasciare interviste” – ha dichiarato il chitarrista – Addirittura mi giunsero voci di persone spaventate dall’idea di poterci incontrare. Ma è questo alone di mistero che spinse la gente a voler assistere ai nostri concerti, volevano assicurarsi che le leggende sul nostro conto fossero vere.“

Continuando l’intervista Tony ha ammesso di essersi interessato all’occulto insieme al bassista Geezer Butfler. Tuttavia la loro esperienza con la magia nera si limitò all’utilizzo della Ouija ( più precisamente tavola Ouija: uno strumento utilizzato per le comunicazioni medianiche, ovvero quelle spiritiche). Secondo il chitarrista quell’esperienza servì solo a spaventarsi a vicenda, a fomentare un po’ la loro curiosità.

Tony Iommi lancia un importante messaggio di incoraggiamento

Alla fine, nonostante le critiche, l’album Black Sabbath si è rivelato un gran successo ed un vero e proprio trampolino di lancio per i futuri successi della band. “Abbiamo dovuto superare un sacco di ostacoli, ma abbiamo fatto grandi progressi. Non puoi lasciarti abbattere da quello che dicono gli altri. Il segreto è stato credere in quello che stavamo facendo.” Tony Iommi ha cosi concluso la sua intervista: lanciando un importante messaggio d’incoraggiamento.

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