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Morgan Freeman è Jimi Hendrix? La teoria ritorna virale

Jimi Hendrix e Morgan Freeman sarebbero la stessa persona. Lo afferma una bizzarra teoria che imperversa sul web da anni e che, a cicli regolari, torna ad intasare le pagine d’interesse sul web. Nonostante i dati anagrafici non coincidano per nulla visto che, Hendrix nasce nel 1942, mentre Freeman nel 1937 e; ovviamente, il fatto che il decesso della leggenda del rock sia tristemente avvenuto molti anni addietro, la teoria risulta, secondo i complottisti del settore, inconfutabile.

C’è da chiedersi come mai questa supposizione ridondi tanto su internet ormai da qualche anno, ebbene, pare che l’unico diretto interessato disponibile non abbia mai proferito in merito alla faccenda per smentirsi; questo, insieme alla forte somiglianza somatica dei due e al fatto che, la carriera dell’attore al cinema sia ufficialmente cominciata nel 1971; rende man forte ai sostenitori della teoria, già compiaciuti dalle spiccate doti chitarristiche di Freeman.

La smentita arriva dalle apparizioni di Freeman in teatro e in TV, rispettivamente nel 1969 e nel 1970 e dai numerosi lavori documentati ed eseguiti dall’attore negli anni antecedenti la scomparsa di Jimi Hendrix in cui, egli, ha sempre registrato i suoi dati anagrafici.

Il fatto che Morgan Freeman abbia condotto una serata in memoria di Jimi Hendrix rende, a detta degli affezionati complottisti, giustizia definitiva alla teoria; rimarcando addirittura un particolare misterioso ed intrigante, per non dire assurdo. Le folli supposizioni del web, infatti, vedrebbero come, il leggendario chitarrista abbia abbandonato il suo breve periodo nell’esercito data la fragilità della sua copertura all’interno del mondo dello spionaggio e che, il suo vero nome, fosse Morgan Freeman!

Jimi Hendrix e il club 27: altri complotti dietro la morte delle rockstar

La morte di una rockstar addolora tristemente tutti i suoi fan più appassionati lasciando, talvolta, un vuoto incolmabile nelle vite di alcune persone. È qui che il dolore lascia spazio alla paranoia e, in alcuni casi, all’ ossessione.

La ricerca spasmodica di un senso dietro il trapasso di una leggenda varca, spesso, il labile limite tra mito e realtà. Non è solo il caso del grande Jimi Hendrix, infatti, ad aver dato luogo ad una serie di teorie assurde, tra cui la suddetta.

Alcune supposizioni restano, tutt’ora, inquietanti e, per certi versi logiche, come nel caso del famigerato “Club 27”, di cui lo stesso Hendrix è entrato tristemente a far parte insieme a Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones, Robert Johnson, Kurt Cobain e Kristen Pfaff, tra gli altri.

Pur tuttavia, nella maggior parte dei casi, la fantasia dei fan più nostalgici genera teorie grossolane e, talvolta offensive verso la memoria dei compianti. Tra le più famose, ricordiamo la “testimonianza fotografica” di un sedicente Jim Morrison in Giamaica nel 1994, la famigerata ricomparsa di Elvis Presley che destò non poco clamore mediatico a livello mondiale, tra le tante teorie, una delle più accreditate sarebbe quella secondo la quale il King fosse stato inserito in un programma di protezione testimoni dall’ FBI al fine di sfuggire ad una caccia all’uomo della mafia.

Resta ancora impietoso, invece, il verdetto della giuria a seguito della morte di Kurt Cobain, un evento che, tutt’oggi tormenta alcuni degli animi coinvolti e sul quale gli intimi del leader dei Nirvana continuano a non darsi pace. L’ammontare di teorie nate a fronte del suo decesso vedrebbero, infatti, conferma in alcuni particolari nascosti del caso.

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