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Com’è stato l’ultimo concerto dei Led Zeppelin con John Bonham?

Fulminea, incendiaria. Sono queste le parole chiave più adatte per descrivere la carriera dei Led Zeppelin che; in soli dodici anni, hanno saputo scrivere, quello che ad oggi, viene descritto come uno dei capitoli più importanti nella storia della musica. Artisti immensi, la cui figura aleggia, ancora oggi, nell’annovero delle maggiori fonti di ispirazione per i musicisti moderni. La discografia dei Led Zeppelin e, la loro straordinaria opera dal vivo, continua, a distanza di oltre cinquant’anni a spingere orde di giovani esordienti, a dare il meglio di sé coi propri strumenti.

Per quanto brillante possa essere stato, il cammino dei Led Zeppelin si è concluso con una ripida discesa verso l’inferno. Sovverrebbe spontaneo pensare che, se il gruppo avesse riscontrato maggiore difficoltà in termini di fama e fortuna; probabilmente, oggi, non gli sarebbe attribuito il tragico epilogo con il quale hanno culminato la loro esistenza. Un dirigibile che ha spiccato il volo fin dagli albori e, attraverso musica ineccepibilmente eclettica ed eccessi degeneri; ha segnato intere generazioni a ritmo di crudo Hard Rock.

L’ultimo concerto di John Bonham coi Led Zeppelin

Il 7 luglio del 1980, i membri dei Led Zeppelin hanno sostenuto quello che, col senno di poi, sarebbe stato il loro ultimo, fatidico concerto. Siamo a Berlino, all’ Eissporthalle; la band si sarebbe esibita in loco in occasione dell’ultima delle quattordici date di cui si componeva il loro tour europeo. Il gruppo, intento a pubblicizzare il disco che avrebbe decretato la fine della loro carriera in studio, In Through The Out Door, era irrimediabilmente soggiogato dalle fortissime dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti di cui erano affetti John Bonham e Jimmy Page.

Gli ultimi giorni dei Led Zeppelin si consumarono in un clima di sconforto assoluto. L’inquietudine in cui il gruppo era piombato a seguito delle complicazioni derivanti dal consumo eccessivo di sostanze dei membri cardine della formazione, divenne incontrastabile. Solo due settimane prima lo spettacolo berlinese, i Led Zeppelin si esibirono a Norimberga.

Nella notte del 27 giugno, la band fu costretta ad interrompere il concerto dopo tre sole canzoni; con una corsa disperata di John Bonham al pronto soccorso a causa di un’insufficienza causata da un collasso che i manager della band provvedettero a mascherare come un’intossicazione alimentare; per non gettare la band nell’irrimediabile criticismo di un turbine mediatico.

Intanto, i Led Zeppelin vennero ingaggiati per un tour Nord Americano che avrebbe dovuto svolgersi appena dopo la conclusione di quello europeo in cui erano coinvolti. Gli Zeppelin avrebbero ricominciato in ottobre; ma il 24 settembre del 1980, nel corso di una sessione di prove con la band, John Bonham consumò 40 drink a base di vodka, nel corso di sole 12 ore. Il batterista si diresse verso casa di Page, dove venne trovato morto il mattino seguente.

L’uscita degli Zeppelin dalle scene

Nei mesi successivi il decesso di John Bonham, il gruppo rilasciò una dichiarazione e; nel corso di un comunicato stampa, annunciarono lo scioglimento. Era il 4 dicembre del 1980 quando l’iconico dirigibile si schiantò violentemente al suolo. Avvolti dalle fiamme, ad oggi i membri del gruppo risentono ancora della morte di una delle stelle più brillanti nel firmamento del Rock. Robert Plant, Jimmy Page e John Paul Jones si sono riuniti in rarissime occasioni dopo la tragica dipartita di Bohnam. Parliamo, ovviamente, della disastrosa esibizione del Live Aid, nel 1985, del concerto per il quarantesimo anniversario della Atlantic Records, nel 1988 e; più di recente, del glorioso Celebration Day tenutosi a Londra il 10 dicembre del 2007.

 

 

 

 

 

 

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