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5 album Rock che hanno rivoluzionato la loro epoca

Scrivere un album capace di catturare l’attenzione del pubblico di massa, può essere un’impresa particolarmente ardua, anche per un artista molto dotato, specialmente nel mondo del Rock. Avere una spiccata predisposizione alla scrittura e alla composizione, talvolta, non basta. Per creare un album Rock capace di rivoluzionare un’intera epoca, occorre una elevatissima dose di carisma. Parliamo di dischi che, spesso, non hanno visto i loro autori ricoperti di fama e successo per il loro operato sin da subito; ma che, il più delle volte, sono stati ampiamente rivalutati per quanto fossero stati all’avanguardia nel loro tempo.

Che si tratti dell’attenzione ai dettagli in fase di produzione o, di un utilizzo eccentrico di nuove tecniche compositive, alcuni album hanno completamente rivoluzionato il panorama Rock della loro epoca; contribuendo in maniera particolarmente ampia a dare forma e, soprattutto, suono e stile alle accezioni più moderne del genere. Spesso, il riascolto da parte dei fan e degli addetti ai lavori, ha permesso a queste opere di essere ampiamente rivalutate.

Come detto, gran parte di questi album, hanno corso il rischio di essere fraintesi nel periodo storico in cui hanno visto la luce; pur fornendo un apporto decisamente massivo ai generi che sarebbero sopravvenuti. In questo articolo, vogliamo omaggiare il genio delle Rock band che hanno dato luce a questi album che hanno rivoluzionato la storia della musica, indicandone alcuni.

5) David Bowie – Ziggy Stardust

Alla fine degli anni ’60, il Rock stava cominciando ad elevare i propri standard tecnici e compositivi. Questo, grazie al contributo di band come gli Who e della loro, iconica, Rock Opera, Tommy. Inoltre, artisti come Alice Cooper ed i Kiss avrebbero, di li a poco, stravolto completamente le concezioni che gli appassionati avevano dei frontman sul palco. David Bowie volle elevare i concetti sopracitati a livelli letteralmente astronomici. Ziggy Stardust e il concept straordinario che ci si ergeva alle spalle funse da spartiacque tra il passato e tutto ciò che sarebbe arrivato dopo. Il Duca Bianco, come sappiamo, compì un’opera di profondo trasformismo, basando sé stesso sulla sua opera; immergendo lo spettatore in un’esperienza profondamente immersiva.

4) Rage Against The Machine – Rage Against The Machine

Gli anni ’90 rappresentarono un vero e proprio punto di non ritorno nel mondo del Rock, profondamente rivoluzionato dalle prorompenti innovazioni proposte negli album delle grandi band che hanno definito quel periodo. Tra queste, occorre citare i Rage Against The Machine. Attraverso la commistione di generi meticolosamente orchestrata con cui composero il loro iconico sound, i Rage Against The Machine si imposero in men che non si dica come un fenomeno di massa feroce quanto coinvolgente.

3) Nirvana – In Utero

Nevermind sancì la svolta definitiva per i Nirvana e per il mondo della musica in generale. Attraverso la rivoluzione sonica cruda e prepotente con cui, Kurt Cobain e i suoi Nirvana, si imposero sul panorama socioculturale della loro epoca, riuscirono a spazzare via le icone platinate del Glam Metal, fenomeno che aveva imperversato nel corso di tutti gli anni ’80; dando voce ad un’intera generazione di giovani. Sebbene l’album sia divenuto l’inno degli incompresi, il loro lavoro successivo, In Utero, volle essere il monito di Cobain alla crescita artistica.

All’epoca, il vastissimo pubblico dei Nirvana aspettava un disco sulla falsariga del iconico album precedente, quindi, quando fan e addetti ai lavori ascoltarono per la prima volta il capolavoro, firmato dalla produzione geniale di Steve Albini, non poterono che storcere il naso. In Utero, come sappiamo, sarebbe stato ben presto, fortunatamente, rivalutato; visto lo strabiliante slancio sperimentale condotto dai Nirvana nella composizione del disco; pur non disdegnando i sentimenti instabili e furiosi che contraddistinguevano la loro opera.

2) The Beatles – Abbey Road

Il passaggio dei Beatles sulla Terra, stravolse completamente il modo di fare musica, sotto ogni aspetto e, in ogni genere. Con Abbey Road, il leggendario quartetto di Liverpool volle rimarcare la sua importanza nel panorama socioculturale dell’epoca, attraverso un disco capace di racchiudere, sotto un unico nome, una commistione di generi tanto articolata quanto genuina; capace di ridimensionare gli aspetti di ogni singola sfaccettatura di cui, al tempo, il Rock si componeva. Dalla straordinaria ballata Folk, Here Comes The Sun a quello che, per molti, rappresenta il primissimo imprinting Heavy Metal nella storia della musica moderna, I Want You (She’s So Heavy). I Beatles, seppur lacerati dai profondi dissidi interni al gruppo, vollero dare un’ultima, massiva, testimonianza della loro strabiliante identità artistica.

1) Pink Floyd – The Dark Side Of The Moon

Si tratta di un disco che, semplicemente, rifiuta di invecchiare. I Pink Floyd decisero di schernirsi dell’inesorabilità del tempo, dando luogo ad un disco che non conosce età. The Dark Side Of The Moon rappresentò lo slancio essenziale di cui il Rock Progressivo aveva necessariamente bisogno per elevarsi all’eternità. The Dark Side Of The Moon ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più brillanti nella storia contemporanea. Un disco sostanzialmente perfetto sotto ogni aspetto, le cui tematiche, vengono ancora oggi dibattute in maniera particolarmente accesa, grazie alla profonda introspezione con cui, Roger Waters, analizza la società, denunciandone i tratti più deplorevoli. Dal punto di vista compositivo, The Dark Side Of The Moon continua, ancora oggi, a porsi nel futuro, dimostrandosi straordinariamente orchestrato sotto ogni aspetto, anche al milionesimo ascolto.

 

 

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