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Quella volta che Pete Townshend degli Who ebbe una pesante overdose

Il chitarrista degli Who Pete Townshend ha raccontato di aver esagerato. Si riferisce a quella volta che prese un grandissima “balla” in seguito ad una overdose. Era insieme a Phil Lynott del gruppo rock dei Thin Lizzy e quella sera decise di trasgredire alle sue solite abitudini. Ricorda che Phil Lynott era un suo caro amico ma purtroppo era pesantemente dipendente dall’eroina. Gli ricordava Jimi Hendrix, una figura dotata di grandissimo talento e dalla potenza carismatica come uno sciamano, con un vizio piuttosto difficile da sconfiggere. Quella notte si trovava in un club di Londra insieme a Paul Weller, chitarrista dei Jam, e con Chrissy Wood, l’ex moglie di Ronnie Wood dei Rolling Stones. Si svegliò con un ago nel braccio e Phil Lynott in piedi che lo guardava, come assorto nei propri pensieri. Era estremamente impaurito di finire nei giornali come un eroinomane (e non era neppure un consumatore di quella droga).

Vita tranquilla

In realtà, Pete Townshend condusse sempre (o quasi) una vita relativamente tranquilla e pulita, sicuramente meno di altri, ma fu pesantemente disturbato da un evento. Rimase traumatizzato dalla morte del batterista degli Who Keith Moon, nel 1978. Il Nostro afferma di essere sobrio da oltre 30 anni dopo essere stato pesantemente vittima di birre e superalcolici. Townshend ha riflettuto molto sull’abuso di sostanze stupefacenti, pratica piuttosto comune nelle rockstar di quei tempi (e anche oggi). A proposito, pensava che far parte di una rock band non significasse solo sesso, droga e rock’n roll, poteva bastare solo il rock senza viziarsi così tanto come altri. L’unico vizio che ebbe per un certo periodo fu l’alcol che rivelò solamente negli anni Ottanta e da cui poi si disintossicò, oltre che la marijuana. L’erba fu solamente un vizio passeggero dato che smise subito con la marijuana nel 1967, quando aveva 22 anni. Si fece di eroina solamente dopo il 1979, anno della morte di Keith Moon come una reazione (certamente sbagliata) alla brutta perdita del celebre e abile batterista.

Il rapporto con Keith Moon

Keith Moon e Pete Townshend erano cari amici, nonostante ci fossero ripetuti e diversi scontri più sul piano musicale e compositiva che personale. Pete, nonostante avesse avuto qualche problema a causa della LSD (limitata nel tempo) disse che forse la responsabilità più grande era da imputare a lui stesso. Secondo lui, è sua la colpa di non essere riuscito a moderare Keith dal suo pesante abuso di alcol e droghe. La sorella di Keith Moon, tra le altre cose, aveva ripetutamente avvisato Pete e il resto della band della condizione del fratello, ma in quel momento gli Who erano impegnati in studio e in live. Tra le altre cose, pare che fu proprio l’LSD e i sintomi che uscivano da questo abuso a fargli venire in mente l’idea di utilizzare ripetutamente gli effetti alla chitarra tramite i vari pedali. Inoltre prese l’abitudine di spaccare le chitarre sul palco come sintomo di ribellione. In brevissimo tempo, la distruzione degli strumenti divenne una vera e propria prassi nei live degli Who, oltre che anche in altri artisti musicali e gruppi.

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