R3M

Tre misteri irrisolti che avvolgono la musica italiana

La musica rock è piena di morti controverse e di misteri inquietanti. Tuttavia, anche la musica cantautorale italiana nasconde diversi misteri. In particolare, vi sono tre morti che ancora adesso sono avvolte nel mistero per ragioni differenti o che comunque suscitano inquietudine. Su alcune si ipotizza il suicidio, su altre potrebbe esserci stata una previsione inquietante. Scopriamo tre misteri della musica italiana.

Mia Martini ed il suo dramma

Una delle vicende più controverse della storia della musica del nostro Paese è quella che coinvolse Mia Martini. Prima ancora della sua prematura dipartita, la cantante era stata vittima di tremende calunnie. Come sappiamo, si diffusero voci sul fatto che portasse sfortuna, cosa che la portò al ritiro dalle scene a causa di una profonda crisi. Tuttora non facciamo che ricordare questo triste episodio, per evitare che qualcun altro debba soffrire per simili bassezze (tanto più che poco dopo toccò a Marco Masini doversi difendere dalla medesima diffamante voce).

Mia Martini si è suicidata?

In virtù di questa incresciosa vicenda, quando Mia Martini morì all’improvviso furono tante le ipotesi. Nel 1995 fu ritrovata morta, secondo l’autopsia, a causa di overdose di stupefacenti. Ma sono continuate le ipotesi circa un probabile suicidio anche a causa di tutte le diffamazioni subite, smentite però dalle sorelle. Anche se nel 2009 Loredana Bertè ha aggiunto un altro tassello, asserendo di aver visto la sorella ricoperta di lividi che le avrebbe causato il padre. È vero che la Bertè non è esattamente affidabile, tanto più che Olivia, la sorella minore, smentisce categoricamente, quindi forse non sapremo mai la verità.

Il Sanremo di Luigi Tenco

Luigi Tenco secondo la polizia morì per sua mano, tuttavia anche su questo vi sono diversi dubbi. Tenco è stato uno dei cantautori italiani più importanti, dai testi malinconici e dalla grande intensità. La sua partecipazione al Festival di Sanremo con Ciao amore ciao è uno degli episodi più controversi che tingono di nero la manifestazione. Fabrizio De André ha spiegato che in realtà Tenco non era per niente felice di partecipare, tanto più che quando la canzone fu eliminata reagì malissimo. Il presunto suicidio sarebbe avvenuto per questo, ma parlando con la sua fidanzata dell’epoca poco prima di morire Tenco parlava di progetti futuri ed anche di voler denunciare alcune cose che andavano al di là di Sanremo.

Qualcuno ha ucciso Tenco?

Vi sono delle ipotesi di omicidio in virtù anche del fatto che Tenco possedeva una pistola (che pare essere quella del colpo che lo ha ucciso) per difesa personale, in quanto aveva dichiarato che temeva volessero fargli del male. Infatti, spiegò che due macchine una sera cercarono di mandarlo fuori strada. Con ulteriori esami la polizia conferma l’ipotesi di suicidio, anche in virtù del biglietto ritrovato che la perizia calligrafica conferma essere di Tenco, tuttavia nel 2013 due giornalisti Pasquale Ragone e Nicola Guarneri cominciarono a suscitare dubbi, anche sul fatto che il colpo di pistola corrispondesse a quella in possesso di Luigi Tenco. La famiglia ha accettato l’esito di suicidio, non fu ritenuto necessario continuare le indagini.

Rino Gaetano ha profetizzato la propria morte?

Uno dei misteri della musica italiana è poi la probabile premonizione della morte di Rino Gaetano in una sua canzone. Come sappiamo Rino Gaetano è morto a causa di un incidente d’auto ma anche e soprattutto a causa della malasanità. Gaetano si sarebbe potuto salvare se il Policlinico Umberto I avesse avuto le attrezzature giuste e quindi si cercò un ospedale che avesse posto. Quel che sconvolge è il fatto che nel brano La ballata di Renzo, scritto da Rino Gaetano dieci anni prima che morisse, si parla proprio di una morte avvenuta con la stessa modalità della sua: a causa di un incidente Renzo è ferito gravemente, ma nessun ospedale può aiutarlo e quindi, purtroppo, muore. La cosa inquietante è che vengono citati tre degli ospedali che non poterono accogliere Rino Gaetano dopo il suo incidente per mancanza di posti: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.

Articoli correlati

Condividi