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Beatles: 5 curiosità che non sai sulla band di Liverpool

Il 9 febbraio del 1964 i Beatles debuttarono negli Stati Uniti; la band di Liverpool partecipò, infatti all’Ed Sullivan Show.
Il programma televisivo statunitense, andato in onda fino al 1971, ha visto, nel corso della sua storia, la partecipazione di numerosi ospiti celebri nel panorama musicale, che hanno accresciuto la popolarità del programma stesso:

Rolling Stones, Janis Joplin, Doors, Beach Boys, Tina Turner… ma è soprattutto con Elvis Presley prima e i Beatles poi che lo spettacolo raggiunse i suoi apici dal punto di vista degli ascolti: infatti, con il primo furono registrati 60 milioni di spettatori. Con i Beatles, addirittura, 73 milioni. Si trattò di un record assoluto per la trasmissione. Per ricordare la data, e onorare la memoria della band britannica tra le più celebri di sempre nella storia della musica, abbiamo deciso di scrivere cinque curiosità sulla band di Liverpool.

1) Partiamo dalla più ovvia delle curiosità. I Beatles, all’inizio della loro carriera, non si chiamavano in questo modo. In effetti, la band britannica, prima di assumere quello che sarà il nome che caratterizzerà una delle formazioni più famose della storia, si chiamava Quarryman. La band fu fondata, nel 1956, da un giovanissimo John Lennon e dai suoi compagni di scuola, a Liverpool. Paul McCartney entrò nella band a partire dal 6 luglio dello stesso anno, ed è grazie a lui che Lennon conobbe George Harrison, che gli fu presentato proprio da Paul. Il cambio storico è datato 1959, quando i Quarryman si sciolsero e formarono i Beatles.

2) La tradizione ha sempre trasmesso un’immagine di George Harrison taciturna, tranquilla e pacata. Non era affatto così. Il cantautore, polistrumentista e attore nato a Liverpool era colui che, nei Beatles, parlava di più. La testimonianza è stata data da Tom Petty, suo amico, che affermò che era proprio un chiacchierone. A volte parlava davvero troppo, e non si zittiva mai. Certamente una buona compagnia per uscire!
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3) “Introducing… the Beatles!” è il primo album in studio della band britannica. L’album fu pubblicato il 10 gennaio del 1964 dalla Vee Jay Records, anche se alcune fonti (non confermate) attestano che l’album dovesse essere pubblicato prima, il 22 luglio del 1963.

Alla fine, l’album fu pubblicato qualche giorno prima di “Meet the Beatles!” ed è stato oggetto di numerose controversie legali da parte dell’etichetta a cui è stato permesso di vendere poco più di un milione di copie. Alcune copie dell’album diffuse inizialmente iniziano con un “four” di Paul McCartney: si tratta del conteggio iniziale che, perchè non intenzionale, fu eliminato… anche se non del tutto!

4) I Beatles sono più famosi di Gesù! – fu, in soldoni, la storica dichiarazione che rilasciò, in un’intervista tenutasi il 4 marzo del 1966, John Lennon. Ovviamente l’intento non era certamente quello di peccare di blasfemia, ma di paragonare il successo che la band di Liverpool aveva ottenuto nel corso del tempo alla diffusione che c’era stata nella figura cristiana. Non tutti però capirono la natura benevola di quelle parole: il tour successivo che tennero i Beatles, a partire dal 12 Agosto a Chicago, fu infatti oggetto di molte difficoltà da parte della band. Il tour durò 17 giorni, così come 17 erano le date stabilite negli Stati Uniti. La provocazione di John Lennon creò molte tensioni, che alimentarono minacce e diversi malumori.

5) Yesterday è certamente una delle canzoni più celebri che siano mai state realizzate dai Beatles. In effetti, secondo un sondaggio effettuato dalla BBC, la canzone è stata votata come la più famosa e conosciuta del secolo. Non tutti sanno, però, che, la celebre canzone derivò da un’ispirazione che Paul McCartney ebbe nel sonno: la melodia gli venne in mente e si mise subito al piano per comporla velocemente. Tuttavia, il nativo di Liverpool era terrorizzato dalla possibilità di aver plagiato qualcuno, e prima di costruire un pezzo sulla melodia, chiese a chiunque ser avesse sentito prima quel motivo miracoloso. La caccia al tesoro si rivelò fortunata, Paul McCartney non aveva plagiato nessuno.

di Bruno Santini (Nefele)

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