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I migliori album di debutto degli anni 2000

Il primo decennio del primo secolo del terzo millennio dopo Cristo dal punto di vista musicale è senza dubbio maggiormente legato alla musica pop. Soprattutto se confrontato al decennio degli anni ’70 del 1900, durante il quale a farla da padrone fu la musica rock in tutte le sue molteplici sfaccettature. Sarebbe tuttavia sciocco negare che anche nel periodo che intercorre tra il 2000 ed il 2009 non siano stati pubblicati album rock o metal. Ovviamente a farlo sono state anche molte band emergenti, che oggi hanno assunto un ruolo di rilievo all’interno dell’industria discografica. Vediamo allora quali possono essere considerati i cinque migliori album d’esordio degli anni 2000, per quanto concerne la musica metal e rock.

Alter Bridge – “One Day Remains”

Alcune grandi band sono sorte dalle ceneri di gruppi precedenti. I Foo Fighters sono nati dai Nirvana, i Megadeth sono nati dai Metallica e, a metà degli anni 2000, gli Alter Bridge sono nati dai Creed. Il nuovo gruppo impiegò poco tempo ad uscire dall’ombra dei Creed, rilasciando “One Day Remains” meno di un anno dopo aver annunciato la loro formazione. Canzoni come “Metalingus”, “Open Your Eyes” e “Find the Real” si distinguono come brani chiave. Gli Alter Bridge ad oggi hanno sei album in studio, l’ultimo dei quali è “Walk the Sky” del 2019.

Linkin Park – “Hybrid Theory”

Pubblicato nel 2000, “Hybrid Theory” dei Linkin Park è uno dei pochi dischi nella storia che può affermare di aver veramente cambiato il panorama dell’intera industria musicale. In quanto versione di punta dell’intero movimento nu metal, “Hybrid Theory” ha spazzato via sia gli album che le classifiche dei singoli in tutto il mondo. Ancora oggi, è uno degli album di debutto più venduti di tutti i tempi, avendo accumulato 18 milioni di vendite al momento della sua uscita. Con la sua combinazione di avanguardia rap, rock e metal, canzoni come “Papercut”, “In The End” e “One Step Closer” sono state in grado di conquistare il mondo. Questo album inoltre continua ad ispirare nuove generazioni di musicisti.

Ghost – “Opus Eponymous”

In tutta la musica, specialmente nel metal, è importante fare qualcosa che ti distingua dalla massa. La Svezia ha una lunga storia di musicisti che definiscono le generazioni, ma i Ghost non sono come nessuno dei gruppi che li ha preceduti ed è improbabile che ci sarà mai un’altra band come loro. Dopo essere stato rilasciato, “Opus Eponymous” è diventato un successo immediato nella comunità metal e negli anni successivi l’immagine di Ghost ha oltrepassato i confini della musica metal.

Disturbed – “The Sickness”

Pubblicato nel marzo del 2000, “The Sickness” entra senza troppa fatica a far parte di questo elenco. I Disturbed  hanno portato un marchio di nu metal che era più oscuro, più duro e più aggressivo rispetto alle loro controparti di genere. Una voce impenitentemente potente guida ogni canzone di questo disco ormai classico, con performance chiave come “Down With the Sickness”, “Voices” e “Violence Fetish”. I Disturbed hanno ora hanno pubblicato sette album in studi. L’ultimo dei quali, “Evolution” del 2018, ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica nonostante le sue ottime prestazioni in classifica.

My Chemical Romance – “I Brought You My Bullets, You Brought Me Your Love”

Per quelli che guardano dall’esterno, può sembrare che i My Chemical Romance siano usciti dal nulla nel 2006 con “The Black Parade”. In realtà la situazione è piuttosto diversa. “I Brought You My Bullets, You Brought Me Your Love” è stato pubblicato nel 2002 e ha rivelato l’oscurità, l’intensità e la sorprendente aggressività del gruppo. “Drowning Lessons” è un esempio del suono volatile e dalle sfumature quasi punk della band, mentre altre inclusioni come “Cubicles” simboleggiano l’oscurità irresistibile del disco. Negli anni che seguirono, i My Chemical Romance pubblicarono una manciata di album, esplodendo poi nel 2006

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