I Led Zeppelin sono una delle band più importanti del panorama musicale. Sono considerati precursori di uno stile di musica più “pesante” ed elogiati spesso il loro sound unico. Rock o heavy metal sono i generi che di solito si citano in riferimento ai Led Zeppelin, anche se secondo Robert Plant in particolare la loro musica è fatta di un mix di varie influenze. Le canzoni della band sono frutto di un lavoro elaborato e di una concezione complessa. Ma cos’è che li rende così eccezionali?
Led Zeppelin, dal primo album fino al successo
Il primo album ha lo stesso nome della band e presenta si può dire l’essenza di ciò che sarebbero stati per tutta la loro carriera. I brani dell’album non hanno una sola influenza, per cui anche se naturalmente sono definiti rock, hanno anche altre influenze. Un esempio lampante è il blues, di cui peraltro contiene anche delle cover, come i brani You Shook Me di Muddy Waters e I Can’t Quit You Baby di Willie Dixon, influenza fondamentale nella musica dei Led. Naturalmente però è il secondo lavoro, Led Zeppelin II, che ha portato ancora più successo alla band. Contiene canzoni che sono classici del rock e di cui non serve nemmeno parlare troppo per quanto sono iconiche, Whole Lotta Love, Thank You e la famigerata The Lemon Song che porterà non pochi guai alla band. Poi Led Zeppelin III con l’indimenticabile The Immigrant Song. Brian May dichiarò di suonare questa canzone insieme ai Queen alle prove solo perché era bellissima, non per eseguirla.
Non un unico genere
Robert Plant ha lottato tutta la vita per non far ingabbiare la band in un unico genere. La stampa alla loro epoca ha sempre insistito, invece, a rinchiudere come spesso si fa in certi ambiti tutto in compatimenti stagni. La band concepisce il quarto album forse quasi come una ribellione nei confronti di queste definizioni. La musica è la prima e assoluta protagonista di Led Zeppelin IV, che tutti ricordano per Stairway to heaven. Senza voler sminuire il valore di questa perla della musica, è bene non dimenticare il valore dell’album in generale, non solo come cura musicale, ma anche come contenuti. Vi sono brani ispirati alla letteratura (The Battle of Evermore), influenze blues ancora più marcate e non pochi sperimentalismi. Ciò si può notare naturalmente di più nei Live, ma non solo: è noto che Jimmy Page in particolare durante le registrazioni costruisse di base quasi Live in studio.
Il grande contributo di Jimmy Page
Quando si parla di Led Zeppelin si accenna naturalmente alla voce di Plant, la cui tecnica che si mostra anche di più nel quarto album sopracitato. Per quanto concerne però la parte squisitamente musicale, sono tutti concordi nell’affermare che Jimmy Page abbia donato ai Led Zeppelin la loro cifra stilistica unica ed inconfondibile. Forse perché nemmeno lui ha amato le etichette dentro cui vogliono definirlo, come quella di heavy metal. Allora ha continuamente innovato il suo stile e quindi quello della band, di cui vennero quindi lodati gli assolo ed i riff. Un sound dovuto alle sue idee (che verranno poi imitate da tutti coloro che verranno dopo): uso di distorsioni, echi e metodi di registrazione singolari. Un esempio banale fu l’idea di usare un archetto di violino per le corde della chitarra, tecnica ideata a Eddie Phillips dei Creation, ma da lui diffusa.