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Ennio Morricone: come è stato fondamentale per lo sviluppo del rock

Ancora è recente la triste notizia della scomparsa del Maestro Ennio Morricone. Il compositore è principalmente noto grazie alle colonne sonore, alcune ormai entrate nella cultura popolare, come quelle de “Il buono, il brutto e il cattivo”, “C’era una volta in America”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “The hateful eight”, solo per citarne alcuni. Grazie a questi brani stupendi il Maestro è stato capace di aggiudicarsi due premi Oscar: il primo alla carriera nel  2007, il secondo nel 2015, per la colonna sonora de “The hateful eight” di Quentin Tarantino.

Ennio Morricone nella musica leggera italiana

La sua carriera però non è certo unicamente legata alle colonne sonore. Morricone ha infatti composto o arrangiato numerosi brani di musica leggera, o pop che dir si voglia, entrati nella storia della musica italiana, come: “Sapore di sale” di Gino Paoli, “Il mondo” di Jimmy Fontana Fontana o “Se Telefonando” di Mina. Inoltre sono molti, a livello mondiale, gli esempi di artisti rock ammiratori del lavoro del Maestro, che hanno usato i suoi brani in diversi modi.

Ennio Morricone nel modo del rock

Per esempio i primi ad utilizzare il tema de “Il buono, il brutto e il cattivo” furono i Clash, che adoperarono il pezzo come introduzione nei loro concerti durante il “Sandinista! Tour” del 1981. Ma non solo: “L’estasi dell’oro” è stato usato come intro ai concerti da Metallica, Ramones e Green Day. Anche Bruce Springsteen, The Boss, apriva i suoi concerti con “C’era una volta il west”. Questi sono solo alcuni esempi del rapporto tra il Maestro Ennio Morricone e la musica rock.

Il collegamento tra il metal ed il Maestro

Alcuni potrebbero chiedersi quale sia il legame fra la musica rock e metal e quella di Morricone. A rispondere a questo quesito è stato il Maestro in persona, durante una intervista di qualche anno fa. La dichiarazione fu: “Non c’è un grande collegamento, se non fosse per un fattore: La semplicità della forma. Ciò sta a significare che in entrambi i casi usiamo usualmente accordi composti da tre note suonate simultaneamente, triadi, come per esempio il do maggiore. Questo tipo di accordi che uso sono quelli a cui ricorrono anche nel metal. “.

Morricone oltre alle colonne sonore e la musica leggera

Questo discorso delle triadi applicate alle composizione di Morricone è valida per quanto riguarda le canzoni pop di cui abbiamo parlato poco sopra, e si può allargare anche ad alcune colonne sonore. Non dimentichiamoci però che ci sono brani che esulano da questi due mondi, che sono quelle di cui il Maestro andava più fiero, che però era ben conscio essere le meno note, al punto da dichiarare, con un po’ di rammarico: “So che sarò ricordato principalmente per le mie colonne sonore”.

Se volete approfondire questo aspetto più segreto dell’Ennio Morricone compositore, consigliamo l’ascolto de “Quarto concerto” del 1993, “Riflessi” del 1989 “Immobile n. 2 per armonica e orchestra” de 2001. Questi sono solo tre titoli molto indicativi, data la produzione piuttosto proficua del Maestro, che certo non può essere in questa sede espressa nella sua interezza.

Il prossimo pezzo inedito, che dunque sarà eseguito per la prima volta in seguito alla morte di Morricone, verrà eseguito dall’orchestra del Carlo Felice di Genova, in occasione dell’apertura del nuovo ponte costruito inseguito al tragico crollo del ponte Morandi.

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